Dall'abitato di Torre Santa Maria si imbocca la strada a sinistra che porta alla frazione di San Giuseppe (m. 860) e alla successiva contrada Musci (m. 990). Oltre le ultima case si imbocca, sulla destra, il sentiero con la segnaletica a tringoli gialli dell'Alta Via (cartello indicatore).
Il percorso risale un bosco scosceso di larici mentre dall'altra parte della valle è possibile osservare il versante occidentale del Monte Foppa, quello interessato dai movimenti franosi conosciuti come "frana di Spiana". In alto il bosco termina presso Prà Fedugno (m. 1612). al margine superiore di questo maggengo, in località Pra le Corti (m. 1716), si incontra presso un tornante una strada sterrata proveniente da Torre. Si prende a destra, e lungo una pista a saliscendi, si giunge ai panoramici Pra Pasci e all'accogliente Rifugio Cometti (m. 1720).
Un sentiero a sinstra sale attraversdo un bosco di conifere e, superata una strada di nuova costruzione, porta agli ampi spazi dell'Alpe Arcoglio inferiore (m. 1976) e alle baite dell'Alpe Arcoglio superiore (m. 2123) in vista della sottostante chiesetta.
Percorrendo alcuni dossi erbosi si arriva al Lago di Arcoglio (m. 2234), dalla insolita forma a occhiale. Nel salire oltre il lago è curiosa, sulla destra (nord), una cresta frastagliata che ricorda la schiena di un drago. Tra fioriture di colori vivaci si guadagna la cresta che separa il bacino di Arcoglio dalla Valle del Bosco.
La si percorre a destra, in direzione nord fino alla vetta del Sasso Bianco (m. 2490), costituito da un singolare affioramento di rocce calcaree. poco sotto la vetta vi è l'entrata di una grotta di origine carsica che si inabissa nella montagna per alcune decine di metri.
A SO è visibile la Valtellina, il bel Lago di Colina e il sentiero che porta alla Croce Capin. Versdo nord lo sguardo spazia dai rossi Corni Bruciati al ghiacciato Monte Disgrazia e ai turriti Corni di Airale. Si segue in discesa lo spartiacque che unisce il Sasso Bianco al Monte Cladenno fino alla depressione chiamata Colma di Zana (m. 2411).
Qui si incrocia il sentiero che proviene dal Lago di Colina. Restando sullo spartiacque si prosegue, ora in leggera salita, fino ai piedi di un torrione roccioso. Si abbandona il filo di cresta per dirigersi verso NO a una specie di selletta compresa fra il Monte Caldenno (m. 2669) e la quota 2530. Ragguinta questa selletta dopo una breve salita, si imbocca l'evidente, ampio vallone che swcende al ben marcato sentiero per il Passo di Caldenno. Seguendo verso destra questo sentiero, attraversato un boschetto ricco di rododendri, si perviene al Rifugio Bosio (m. 2086).