La mulattiera attraversa il piano antistante il Rifugio Cristina per portarsi in fianco alla bella chiesetta. Si prosegue per rocce levigate dai ghiacciai (dette montonate) fino a raggiungere un vallone detritico ai piedi del Passo degli Ometti. Aggirato un costolone che si distacca dal Monte Acquanera si perviene alla torbiera dell'Alpe omonima (m. 2116). Da qui comincia una lunga traversata a mezza costa per erbe e detriti ai piedi della dosrsale Monte Acquanera - Monte Palino. Il sentiero, che affronta brevi saliscendi, consente ampie visuali sui grupi montuosi del Disgrazia e del Bernina da un'angolazione insolita e dalla zona forse più selvaggia della valle. Si percorre una breve discesa lasciando a destra una deviazione per le località Cup Brusada e, più avanti, un'altra per Caspoggio. Si attraversa in salita un breve bosco di conifere e un successivo ampio vallone per toccare le prime baite abbandonate della suggestiva Alpe Cavaglia (m. 2099) posta su un balcone panoramico. Poi il sentiero transita nel vallone sottostante il Monte Palino e scende per un bosco di larici aggirando un costone. Si esce dal bosco incontrando la pista del Dosso dei Galli, che si segue fino a Piazzo Cavalli (m. 1777). Seguire poi la Pista del Sole fino a Motta di Caspoggio (m. 1480). Si devia a sinistra toccando le località Prà Mosin, Gianni Dagua (m. 1227). Da questo paesino si scende fra i terrazzamenti, purtroppo in abbandono, fino alla frazione Cristini. Una mulattiera porta sulla strada asfaltata e, superato il ponte sul torrente Mallero, si raggiunge Torre Santa Maria. |