Quest'anno la pioggia è una vera persecuzione, la quarta gara bagnata della stagione e per di più è la quarta fra le ultime sei che ho fatto quest'estate. Ma il rammarico maggiore è che il maltempo capita sulla gara clou, quella che per me è la regina delle gare estive il Trofeo Scaccabarozzi, la gara di casa attraverso le due Grigne. Doveva capitare prima o poi.
>Non si è verificato il non c'è due senza tre, le ultime due edizioni erano state caratterizzate da una vigilia di pioggia torrenziale, ma poi da cielo terso il giorno della gara come solo in inverno succede sulle Grigne sempre avvolte in estate dalle nubi.
Insomma la gara che aspetto da un anno coll'altro su cui punto per il gran finale di stagione, la grande skymarathon delle Grigne quest'oggi per le avverse condizioni meteo si è ridotta ad una corsa in montagna.
Come tutti gli anni questa mia giornata inizia con la sveglia alle 5.00, una buona colazione, e poi via in quel di Pasturo. Ma ecco che appena arrivato viene dato subito l'annuncio, del resto me lo aspettavo e già mi ero preparato a questa evenienza viste le previsioni che già seguivo da qualche giorno, che correremo sul percorso alternativo, tagliando tutti i tratti tecnici senza raggiungere né la vetta della Grignetta e del Grignone, compiendo un percorso di 35 km e 2100 metri di dislivello interamente sul versante valsassinese delle Grigne. Ma la beffa è che dovremo aspettare fino alle 9.30 partendo mezz'ora dopo quelli della mezza maratona. Attesa che sarà lunga, tutti gli atleti rintanati al chiuso mentre fuori si sussegue un diluvio uno dopo l'altro, come se non avesse mai piovuto. Con un tempo simile la voglia di correre va sotto zero e viene più voglia di fare una bella dormita.
Ma quest'anno dovrò anche fare da inviato all'interno della gara per Icarus, la trasmissione degli sport estremi di sky tv, portandomi appresso al petto una telecamerina. Onere che più pare un peso per uno che come me cerca di portarsi dietro il meno possibile, specie in gara, in cui cerco di curare meticolosamente i minimi particolari per non avere fastidi che mi facciamo perdere tempo. So che questa telecamerina ha un'autonomia di due ore e fortunatamente quelli di sky mi alleviano dall'onere di accenderla, pensandoci già loro alla partenza, e riesco pure a fare in modo di riconsegnarla al passaggio al Pialeral, ma fortunatamente non sarà poi così pesante avere appresso questo aggeggio, sarà decisamente più fastidiosa la pioggia !!!
Devo anche sottopormi ad un intervista pochi minuti prima dalla partenza rispondendo a domande a cui sinceramente non sapevo che dire, ma qualche cosa per uno che come non ha grandi doti oratorie viene fuori.
Partiamo sotto un diluvio che ci accompagnerà fino ai Piani Resinelli, quindi percorso immutato in questa prima parte di gara. Il sentiero pare un torrente in piena, in alcuni punti dal fango si fatica persino a stare in piedi.
Arriviamo ai Resinelli attraversando come solito il piazzale che oggi è veramente deserto, i pochi presenti solo perché oggi c'era la gara, e qui ecco il cambio di rotta con la salita al rifugio Porta a compiere il giro di boa per il ritorno indietro, ancora lungo la traversata bassa, ora è una corsa velocissima, il primo taglio del previsto percorso alternativo, niente salita al buco di Grigna, incrociato il percorso della mezza maratona iniziamo a salire al Pialeral, ci sono tratti che veramente si fatica a salire dalla presenza del fango. Giunti al Pialeral non saliamo nemmeno ai Comolli, altro taglio, ma proseguiamo in quota lungo il solito percorso come sempre, qui c'è anche il ristoro, consegno la telecamerina che oramai ha compiuto il suo dovere, c'è un cameraman di sky che vuole farmi qualche domanda, ma io sinceramente sono talmente preso dalla gara che non so che dire, fremo dalla voglia di proseguire dopo essermi ristorato. Le nuvole sono talmente basse che il Grignone non si vede nemmeno, fortunatamente non piove più, l'acqua è solo in terra, ma quanta !!!!
Proseguo per la mia strada a terminare questa gara di oggi infangato più che mai con la sola voglia di arrivare quanto prima, per ragioni differenti dagli anni passati questa parte di percorso è sempre la più sofferta, ma alla fine arrivo a Pasturo in 3.11.44, con la speranza che lo Scaccabarozzi 2012 sia migliore e pensando già alla Como - Valmadrera fra due settimane per chiudere in bellezza questa stagione confidando in una bella giornata autunnale di sole !!!