Dopo avere risalito gli impianti di Isolaccia fino al termine (Monte Masucco m. 2366) si scende nel piano sottostante dell'Alpe Masucco, avendo di fronte verso sud, inconfondibile, il Corno di San Colombano. Si percorre questo piano, entrando nella marcata valle di San Colombano. Sempre seguendo il fondo di questa valle, ci si sposta sulla destra e si raggiunge un pianerottolo. Dopo aver superato una vallecola ripida, ci si sposta verso sinistra e ci si ritrova al di sotto della cresta della parete del San Colombano. Fin qui si pu anche arrivare restando fin dall'inizio sulla sinistra del grande vallone di San Colombano. In ogni caso, si compie una lunga diagonale sulla destra e si va a raggiungere la cresta (nord) che collega il Corno di San Colombano con il Pizzo Borron. Seguendo questa cresta che si rivela molto semplice ed ampia, si raggiunge una selle e successivamente, quando la cresta si fa ripida e si incontrano le prime rocce, si lasciano gli sci. Sempre seguendo questa cresta di rocce rotte si raggiunge la vetta. DISCESA: per la via di salita oppure per la Val Lia (molto bella). Ritornati agli sci, si ridiscende la cresta lungo le tracce di salita per 200 - 300 metri, poi ci si infila in una specie di ampio canale. Al termine di questo, per i vasti pendii sottostanti (sulla sinistra), si scende verso il fondo della Val Lia. Si taglia allora decisamente a destra e, con una lunga diagonale, ci si porta alle baite dell'Alpe Borron (m. 2057). Qui si imbocca la strada della Val Lia, che non si abbandona più fino all'arrivo tra le case di Isolaccia (poco lontano dalla partenza degli impianti di risalita). |