Da St. Jacques, secondo innevamento, possibile salire al Pian di Verra seguendo la carrozzabile che conduce al Pian di Verra oppure per il sentiero, che parte dal ponte che attraversa il torrente Verra in corrispondenza della frazione Blanchard ,che sale con ripide risvolte a Fiery.
Da Fiery, superata l'Alpe Bel Bosco, e mantenendosi sempre sul versante destro orografico della valle, si perviene al Pian di Verra Inferiore ricongiungendosi alla carrozzabile.
Attraversato il pianoro, si attraversa un ponte, e si prosegue per il Pian di Verra Superiore seguendo la carrozzabile che inizialmente si inerpica compiendo numerosi tornanti. Dopo la quota 2241 la strada piega decisamente verso NE constegiando il torrente, mantenendosi al piede della morena sinistra del ghiacciaio di Verra.
Proseguire per il fondovalle, attraverso pendii a tratti via via sempre pi ripidi, mantenendo alla propria sinistra la lunga dorsale che inizia al Pian di Verra Inferiore al cui termine sorge il grazioso Rifugio Mezzalama (m. 3004).
Risalire i dolci pendii soprastanti fino a giungere ad un altopiano sottostante il rifugio delle Guide d'Ayas. Proseguire risalendo il ripido pendio posto alla nostra destra giungendo al rifugio stesso (m. 3427).
Dal rifugio mettere piede sul ghiacciaio di Verra, proseguendo in direzione nord con pendenza moderata. Indi si piega verso ENE per risalire al centro il lungo ed evidente corridoio glaciale alla base della seraccata che sostiene la parte superiore del ghiacciaio di Verra. Si perviene cos, dopo aver superato alcune gobbe ma sempre con moderata pendenza, alla base del roccioso versante S del Polluce che si fiancheggia per un ampio pianoro sino a raggiungere il Colle di Verra (m. 3848).
Da qui ha inizio la parete NO del Castore, che costituisce la via normale di salita da questo versante.
Dal Colle di Verra la parete si affronta generalmente con un primo traverso da sinistra verso destra che consente di portarsi pressapoco al centro della stessa.
La pendenza aumenta nel tratto mediano per poi diminuire nel in corrispondenza ad una specie di conca al piede della crepaccia terminale tra la cresta NNO e SO. Raggiungere la breve ma affilata cresta NNO superando un breve tratto ripido dopo la terminale (pendenza circa 45°) e percorrerla sino in vetta.
NOTE: Con un buon innevamente può essere risalita intaremente con gli sci ai piedi sino in vetta (OSA), altrimenti prosegure fin dove possibile con gli sci e poi a piedi.
Dato il notevole dislivello e la quota raggiunta possibile spezzare la gita in due giorno pernottando ad uno dei due rifugi menzionati. Pernottando al Mezzalama sicuramente meno affollato.
Data la prevalente esposizione S bene compiere la salita per tempo in modo da potersi godere appieno la discesa.