Dal parcheggio salire in direzione ESE sino a prendere la lingua del ghiacciaio dei Forni. Sul pianoro del ghiacciaio tenersi al centro in direzione SSE puntando alla serraccata che si supera seguendo il filo della morena che conduce sotto i contrafforti rocciosi della quota 3226, passando a pochi metri dalle sue rocce basali (tratto un pò costretto con possibili caduta di sassi nelle ore più calde). Superato poco oltre un pendio più ripido, piegare a sinistra in direzione NE e salire il canale che porta alla quota 3226 m (nell'ultimo tratto in caso di neve particolarmente dura conviene salire a piedi o con ramponi). Dalla quota 3226 m, proseguire in direzione E per un buon tratto quasi pianeggiante aggirando a NE un seracco sino a portarsi ai piedi della calotta glaciale della Cima di Pejo, raggiungibile evitando alcuni grossi seracchi senza più difficoltà (direzione SE). Per il Monte Vioz all'uscita del canale proseguire in falsopiano in discesa fin sotto al passo della vedretta e poi risalire l'ampio pendio alla propria destra (direzione di marcia). |