Da S. Caterina Valfurva, si raggiungono i Forni e si parcheggia (se possibile seguendo la stradina che scende verso il torrente).
Si segue una stradicciola, si passa accanto ad uin laghetto artificiale e si percorre il vasto fondovalle, avvicinandosi al bordo del ghiacciaio dei Forni. Invece di piegare a sinistra seguendo le tracce che salgono al rifigio Branca, si piega decisamante a destra e ci si immette in un lungo canalone (canalone dell'Isola Persa) che termina in un pianerottolo.
Risaliti i ripidi pendii sulla destra e superato un nuovo tratto pianeggiante, ci si porta a sinistra sul ghiacciaio del Tresero.
Si piega allora ancora decisamente a destra in direzione della cresta tra il Pizzo Tresero e la Cima S.Giacomo (m. 3281).
In prossimità di questa "cresta", si torna a sinistra e si risalgono i ripidi pendii che portano alla base della cresta che collega il Pizzo Tresero con la Cima Dosegù (cresta nord est).
Si sale un breve tratti ripido, e se l'innevamento lo permette si può proseguire lungo la cresta nord sci ai piedi altrimenti lasciati gli sci, si sale in vetta a piedi.
DISCESA: nei pressi della via di salita. Sono per possibli anche molti altri percorsi di discesa, alcuni dei quali richiedono neve del tutto sicura. Una discesa consigliabile per fare un giro ad anello è quello per il Canale San Giacomo.
NOTA: l'itinerario di salita dal rifugio Branca è piuttosto semplice. Si segue per un tratto quello verso la Punta S. Matteo poi si lascia per portarsi a destra e raggiungere al di sotto della Cima S. Giacomo, l'itinerario descritto sopra.
APPENDICE ALLA CIMA SAN GIACOMO: come scritto sopra, in prossimità della "cresta" Pizzo Tresero - Cima San Giacomo, è possibile salire quest'ultima svoltando alla propria destra salendo, anziché puntare a sinistra al Pizzo Tresero. A seconda delle condizioni di innevamento si può arrivare in vetta o meno con gli sci.