1° GIORNO: SALITA ALLA HORNLI HUTTE
Da Zermatt seguire il sentiero che raggiunge la confluenza dello Zmuttbach nella Mattervispa, sale a Zum See (m. 1766) e prosegue in direzione della Stafealp.
Senza raggiungerla si sale per il sentiero di sinistra a Hrmettji (m. 2053), e si prosegue con numerose svolte fino allo Schwarzsee. Dal lago, un largo sentiero si alza verso ovest per dossi erbosi e detriti. Prima degli scuri salti rocciosi dell'Hirli si sposta a sinistra, poi torna in cresta e continua con una lunga serie di brevi svolte fino al ripiano dove sono posti l'Hotel Belvedere e la Hornli Hutte.
2° GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Gran parte del tratto iniziale si tiene un po' a sinistra del filo di cresta sul versante orientale. Solo dalla Solvay hutte in poi ci si tiene ci si tiene in genere sollo spigolo.
Se si vuol partire al buio, conviene senz'altro dare un'occhiata la sera alla parte iniziale della via.
Dal rifugio si segue una cresta orizzontale fino alla base di un salto, che si supera con percorso obliquo verso sinistra (corda fissa) per poi traversare a sinistra (tracce di sentiero) a una spalla della parete Est. Da qui si sale brevemente in direzione della cresta, poi si traversa ancora a sinistra, si supera un canale, e si traversa fino a un secondo canale.
Lo si risale per 25 metri, e poi ci si sposta sullo spigolo a sinistra di questo (al di là vi è un terzo canale), lungo il quale si raggiunge la cresta. La si segue per 100 metri di dislivello su buoni appigli (tracce di passaggio, graffi di ramponi) fino a una cengia di roccia giallastra, che si segue a sinistra fin dove finisce.
Si continua a zig zag, per la parete sovrastante fino a tornare in cresta si piedi di una torre che sbarra la via e ai resti di un vecchio rifugio (m. 3818, ore 2). Si continua con un'altra lunga deviazione nella Parete Est e poi, ragguinta una depressione di placche, si traversa una fascia di rocce e si continua verso sinistra fino a poca distanza dalla Solvay hutte, che si raggiunge (m. 4003, 1 ora) superando una placca quasi verticale: la Moseley Platte (III-, chiodo).
A sinistra del rifugio una rampa di placche (Obere Moseley Platte, III-) riporta alla cresta, che si segue per blocchi. si aggira a sinistra la Torre Rossa, e si continua sulla cresta fino alla base del pendio di neve e ghaiccio della Spalla.
La si sale (chiodi per assicurazione)fino alla base del blocco sommitale, che si affronta tenendosi sul filo per gradini e ripide fessure, dove grosse e unte corde fisse permettono di issarsi ben poco elegantemente. In questo modo si raggiunge l'ultimo pendio, di solito ghiacciato, che porta alla vetta, all'estremita' orientale della aerea cresta sommitale.
DISCESA: per l'itinerario di salita