1° GIORNO: SALITA AL REFUGE DU GOUTER
Da Les Houches si sale in funivia a Bellevue (m. 1790), da cui si prosegue con il Tramway du Mont Blac fino al Nid d'Aigle (m. 2386).
Si prosegue a piedi per l'ampio e frequentato sentiero che sale a zig zag, ai piedi di salti di roccia, fino a un ripiano ghiaioso. Ragguinta una piccola costruzione, si piega verso destra (sud est) per detriti fino all'ampio crinale che sale verso l'Aiguille du Gouter.
Poco a destra, su un piccolo ripiano, c'è il Refuge de Tete Rousse (m. 3167). Traversato il modesto ghiacciaio di Tete Rousse si raggiunge la cresta rocciosa che forma la sponda destra orografica del Grand Couloir.
Chi vuole ridurre al monimo i pericoli oggettivi può risalire questa cresta (l'Arete Payot), con tratti di II° grado.
Qualche segno giallo indica il percorso più facile. In alternativa, si può traversare velocemente il canale (corda fissa), prendere piede sulla costola al di là, e risalirla (tracce di sentiero, facili passaggi di arrampicata, mancorrenti metallici nell'ultimo tratto) fino al refuge Gouter (m. 3817), di solito affollatissimo ma in posizione sugestiva, con sensazionale visione della parete nord dell'Aiguille De Bionassay.
2° GIORNO: SALITA ALLA VETTA
Dal rifugio si segue verso sud e poi verso sud est l'ampia cresta nevosa che sale verso il Dome du Gouter. Lo si scavalca (m. 4303), oppure lo si lascia sulla destra per scendere dolcemente all'ampia sella del Col du Dome (m. 4240), oltre il quale si sale per un pendio più ripido fino all'isolotto roccioso dove sorgno l'osservatorio (chiuso al pubblico) e la Capanna Vallot (m. 4362).
Si prosegue per la cresta che diventa via via più ripida e aerea, e si sale ancora un ripido pendio alle rocce della Tournette (m. 4677), che si lasciano sulla destra.
Dall'ultimo affiornamento roccioso (m. 4740) una cresta molto affilata lunga 300 metri porta alla cima.
DISCESA: per l'itinerario di salita.