Da Grosio imboccare la strada asfalta che si addentra in Val Grosina fino a ragiungere l'abitato di Fusine. Ora continuiamo a salire in direzione nord lasciando sulla sinistra un piccolo bacino artificiale e, superato il torrente Roasco su di un ponte, proseguiamo sulla strada asfaltata che, alternando ripidi tornanti a traversi meno faticosi, giunge al Ponte del Guer (m. 1542). Superata la successiva corta salita appare in tutta la sua bellezza la vivace cascata del Pirla ed il carateristico campanile di Eita (m. 1703), raggiungibile dopo avere superato qualche tornante. Da Eita si prosegue diritti imboccando la strada sterrata che si risale faticosamente fino al bivio per il Rif. Falck (m. 2005), oltre il quale la pendenza diminuisce tanto da consentire di arrivare meno faticosamente al Passo di Verva (m. 2301). Proseguiamo oltre percorrendo in discesa la Val Verva fino ad Arnoga. Da qui imbochiamo la strada dapprima asfaltata poi sterrata che risale con pendenza moderata permettondoci di cominciare ad addentrarci in Val Viola. Dopo circa 5 Km il percorso si fa più accidentato ma comunque sempre pedalabile. Tra alpeggi ben curati e tralasciata la deviazione a sinistra per l'Alpe Dosdè, si giunge a costeggiare il Lago di Val Viola, il primo della serie. Fra questi incantevoli specchi d'acqua sorge il Rif. Viola (m. 2314), oltre il quale la strada diviene una mulattiera che consente, per chi lo desiderasse, di raggiungere il Passo di Val Viola (m. 2430) e scendere in Val di Campo sulla strada del Bernina (bici da spalleggiare fino al lago Viola). Il rientro ad Arnoga avviene percorendo la strada appena percorsa. Da Arnoga imbocchiamo la decouville che percoriamo per intero fino a raggiungere Premadio, Bormio e da qui seguendo la vecchia statale 38 Grosio. |