Si lascia la S.S. 38 dello Stelvio (in fondo alla tangenziale di Sondrio, prima di attraversare il passaggio a livello provenendo da Morbegno), si raggiunge prima il paese di Piateda, poi quello di Piateda Alta (m. 709). Imboccando la strada sulla sinistra, di fronte alla chiesa, si sale al bacino idroelettrico del Gaggio (m. 1018). Poco sopra occorre in genere lasciare l'auto perché la strada è interrotta dalla neve.
Seguendo questa strada, che sale il fianco della montagna con lunghe diagonali, si arriva ai pascoli delle Piane (m. 1456), dove si trova un grande rifugio degli alpini di Piateda.
Si passa poco lontano da questo rifugio (a destra si stacca l'itinerario che sale al Dòs Bilìi) e ci si infila nel bosco in alto, seguendo la traccia del largo sentiero pianeggiante che porta alle baite di Armisola (m. 1629).
Prima di raggiungere questa località il sentiero scende di qualche metro.
Si risale l'ampio anfiteatro di fronte spostandosi da destra verso sinistra e, superati alcuni dossi (tratti ripidi, cautela) ci si infila in un ampio valloncello (attenzione al fianco sinistro più solatio), che permette di raggiungere la bocchetta di Santo Stefano (m. 2378), comunicazione tra la valle di Armisola e quella di Santo Stefano.
Si percorre il vallone che segue, che è un po' accidentato per la presenza di numerosi dossi e vallecole e, superato sulla sinistra un breve ripido pendio ripido, ci si porta sotto il piccolo salti finale, passando sotto la bocchetta di Reguzzo.
Superato quest'ultimo tratto ripido (può essere necessario togliere gli sci), ci si trova accanto alla piccola croce posta sulla vetta arrotondata.