Dal piazzale degli impianti di Pescegallo (1454 m.) si imbocca la strada sterrata che risale il tratto terminale della pista di sci "La Scala". Seguendo la segnaletica, si abbandona ben presto la sede carrabile e si perviene al Pianone di Salmurano (1825 m.), in prossimità di un calècc.
Mantenendosi alla base del frastagliato Filone della Rocca (Denti della Vecchia), si risale il pascolo fino alla Bocchetta di Salmurano (2017 m. - cartelli) dove si interseca il "sentiero 101" che va percorso verso destra. Superato un tratto pianeggiante si deve rimontare un ripido canalone.
Trascurando l'indicazione che, a destra, guida al Lago Piazzotti ed al Rifugio Benigni, si procede sul pendio di sinistra che porta sulla sommità di un dosso da dove il sentiero spiana per raggiungere con lievi saliscendi un valico (2200 m.) e, poco più in là, il Passo Bocca di Trona (2224 m. - cartelli).
Rimanendo sul versante bergamasco, si sale al grande ometto del cocuzzolo soprastante il valico (2305 m.) da cui si può dominare la Valle di Trona con il Lago Zancone ed il bacino artificiale di Trona. Il sentiero prosegue per compiere la traversata delle pendici meridionali (sinistra) della cresta di Giarolo ad una quota che, con alcuni saliscendi, si mantiene intorno ai 2270 m.
Al di là di un contrafforte della cresta ci si trova ad un bivio, sulla sinistra si prosegue lungo il "sentiero 101", perdendo quota, mentre sulla destra si imbocca sulla destra un sentiero che permette di non perdere quota. La traccia è a tratti poco evidente, ma la segnaletica a bolli rossi assicura che si è sulla strada giusta. Superati uno scoscendimento ripido ed una valletta ingombra di grossi massi, si risale la valle fino alla Bocchetta dell'Inferno (2306 m. - cartelli).
Attenzione che questa scorciatoia presenta passaggi su delle cenge esposte senza alcuna protezione, mentre proseguendo lungo il "sentiero 101" si segue il fondovalle e il sentiero è decisamente più marcato.
Di fronte, sul versante opposto della valle, la struttura rocciosa della Sfinge, così chiamata per la sua inconfondibile forma. Il sentiero, di nuovo ben segnalato, si inerpica a sinistra alla volta del Pizzo dei Tre Signori. Districandosi fra vallecole, risalti rocciosi e banchi di detriti, si raggiungono le facili placche sommitali e, quindi, la vetta (2554 m.).
DISCESA
Sì scende al pianoro sottostante e si percorre in direzione Nord l'ampia cresta di Piazzocco.
Perdendo quota sulle rocce arrotondate del lungo costolone nord-occidentale, si raggiungono la Bocchetta di Piazzocco (2252 m. - segnalazioni) e, più in basso, la Bocchetta del Varrone (2137 m. - cartelli) e la diga dell'Inferno (2100 m.). Al di là del muraglione, a ridosso di una costruzione abbandonata, il sentiero si abbassa rapidamente e, fiancheggiando l'ingresso di un'antica cava di ferro ed i resti di un forno di fusione, digrada lungo una scarpata di sfasciumi rossastri per raggiungere la diga di Trona (1808 m.) e la palazzina bianca dei guardiani, visibile sul versante opposto della valle.
Occorre ora salire di un'ottantina di metri ad una sella (1900 m. - cartelli) prima che il sentiero, ottimamente segnato, spiani per tagliare il versante nord-occidentale del Pizzo del Mezzodì fino alla Pozza del Piich (1845 m. - cartelli), a cavallo fra la Valle della Pietra e la Val Tronella. Raggiunta una fontana nei pressi di una baita circondata da un barech, si prosegue ancora per poco in piano, poi si affrontano i tornanti che, fra radi larici, guidano al pianoro sottostante. Con un percorso a semicerchio si attraversa la luce della valle e si arriva alla baita del Dossetto (1580 m. - cartelli) oltre la quale il sentiero penetra nel bosco di abeti per fuoruscire in vista del villaggio di Pescegallo.
VARIANTE
Una possibile variante per intersecare il "sentiero 101" è di passare per il rifugio Benigni, anziché salire lungo la strada sterrata che risale il tratto terminale della pista da sci.
É anche possibile iniziare la salita a Fenile e raggiungere Pescegallo lungo il percorso vita. Questa variazione comporta 200 metri di dislivello in più.