Da Bormio imboccare la S.S. 300 che conduce a Santa Caterina Valfurva fino a raggiungere la frazione di San Nicolò Valfurva.
Dalla piazza principale sulla sinistra imbocchiamo la strada che sale regolarmente snodandosi fra i ripidi pascoli soprastanti il paese, superando gruppi di abitazioni. Poco prima di Piazzola giungiamo ad un bivio: proseguiendo dritto si raggiungono le baite dell'Ables e dell'Alpe Cristallo, mentre noi giriamo a destra per Niblogo.
Da qui una strada sterrata e pianeggiante ci porta alla forra del torrente Zebrù, che attraversiamo sul ponte delle Tre Croci, dove ha inizio l'erta pi impegnativa. La strada sterrata sale, circondata da fitti boschi, lungo la stretta valle, riattraversa il torrente Zebrù e con due ripidi tornanti supera il pendio sottostante le baite di Zebrù di Fuori (m. 1825), oltre le quali si perviene velocemente all'alpeggio gemello, Zebrù di Dentro, godendo della vista sul Monte Cristallo, le cui forme richiamano i colossi dolomitici. Seguendo il fondovalle, che si fa pi dolce fra i verdeggianti pascoli circondati da boschi di abete, larice e cembro, ci addentriamo sempre pi nella valle dello Zebrù attraversando pi volte il torrente e superando gli alpeggi di Chitomas e Pec.
Giunti a Pramighen vale la pena di soffermarsi ad ammirare, l di sopra delle baite, alcuni esemplari secolari di pino cembro. Proseguendo fra un bosco di pino mugo sul versante meridionale e di larice e di abete rosso sul versante settentrionale, arriviamo al caratteristico ristoro La Baita ed al Rifugio Campo (m. 2000) una delle località pi suggestive della valle. Se ci troviamo sul posto gi al mattino presto o verso sera, armati di pazienza e di buon cannocchiale, possiamo ossrvare esemplari delle specie animali pi caratteristiche e prestigiose delle Alpi: il cervo, il capriolo, il camoscio e lo stambecco.
La strada ci conduce con due tornanti alle Baite del Pastore (m. 2165), sul conoide formato dal torrente Rin Mar, in una conca ricoperta da pascolo tipicamente alpino e dominata dalle cime comprese tra il Monte Zebrù ed il Monte Confinale. Una proppaggine rocciosa della cresta tra i Monti Zebrù divide in due la valle. Imboccando il sentiero di destra si può arrivare al passo dello Zebrù (m. 3020) e da qui scendere al rifugio Pizzini Frattola: variante per consigliata solo a cicloalpinisti ottimamente allenati e poco intimoriti dal portare la bicicletta a spalla per lunghi tratti.
Noi invece proseguiamo per la mulattiera di sinistra molto ripida e dificilmente pedalabile, che merita di essere percorsa per la discesa che ci regaler. Oltrepassato un dosso panoramico (m. 2335) si raggiunge la partenza di una teleferica (m. 2525) ove abbandoniamo la bicicletta e proseguiamo a piedi per circa mezz'ora fino al Rif. V° Alpini (m. 2878), fatica ripagata dall'ampia vista sull'alta valle e sulle cime ed i ghiacciai del luogo.
La discesa avviene per il medesimo itinerario di salita. Dal Ponte delle Tre Croci possibile effettuare una variante piegando a sinistra e raggiungendo San Nicolò passando per le località di Pradaccio, San Gottardo e Sant'Antonio.
É anche possibile raggiungere San Nicolò salendo la strada per Bormio 2000 per circa 3 Km e poi sul tornante abbandonare la strada asfaltata e seguire per intero la strada sterrata che da lì ha inizio fino ad bivio (cartello indicatore Sant'Antonio),