Da Bormio imboccare la S.S. 301 in direzione di Livigno fino all'abitato di Premadio. Da qui imboccare la strada che conduce ai Laghi di Cancano.
Iniziare la salita, che si svolge interamente su strada in tera battuta, fino alle Torri di Fraele (m. 1950). Proseguendo si costeggiano sulla destra il piccolo Lago delle Scale, il Lago di Cancano e quindi il Lago di San Giacomo fin nei pressi del ponte sul fiume Adda dove evidenti cartelli indicatori invitano a voltare a sinistra entrando finalmente nella valle dell'Alpisella. Inizialmente la larga mulattiera ripida e padalabile ma dopo sei tornanti, usciti da un bel bosco di conifere, la pendenza diminuisce ed il passo dell'Alpisella (m. 2268) presto raggiunto, lasciando le sorgenti dell'Adda poco sotto a destra.
Lasciato sulla sinistra il piccolo lago dell'Alpisella procediamo verso Ovest lungo la semplice discesa che porta ad un piccolo ponte in legno, oltre il quale un sentierino va percorso con maggiore attenzione per un centinatio di metri. Tralasciata la deviazione sulla sinistra per Canal Torto - Trepalle, ci appare in tutta la sua bellezza il lago di Livigno, che un vero piacere raggiungere pressi il Ponte delle Capre (m. 1900) percorrendo una divertente mulattiera in discesa. La successiva strada sterrata chiusa al traffico (attenzione ai molti escursionisti) porta a Livigno (m. 1816).
Seguire le indicazione per il tunnel del Gallo sino al ponte detto della "Calcheria". Qui inizia una comoda carrareccia che nel giro di alcune centinaia di metri porta il ciclo escursionista in prossimità della caratteristica chiesetta della Val di Federià. Terminato il tratto di salita più impegnativa, dopo avere superato la chiesetta si inizia a percorrere un falsopiano disoposto parallelamente alla vallata si cui è adagiato Livigno. Si susseguono, via via che si pedala, numerosi insediamenti rurali che punteggiano i verdi prati e, sempre in leggera salita, ci si avvicina alle acque del torente Fedarià (sulla nostra sinsitra). Oltrepassato il Rio di Toscè, attraverso un comodo ponticello, ci si imbatte nel Plan de l'Isolèta, un pianoro pianoro molto suggestivo ricco di baite di legno, collocate ai piedi del versante meridionale del Pizzo Cassana.
Terminata la spianata si sale tra i pascoli attraverso una gippabile dal fondo sterrato sempre più sconnesso e sassoso. Oltrepassato, a questo punto il Baitel de la Chesèira (m. 2149)sul ponte del Rio Leverone si guadagna una strettoia naturale (Valle del Forno) collocata oltre la Valle del Leverone; si raggiungono così le baite dell'alpeggio di Mortarècc (m. 2218), dove ha termine la bella mulattiera.
Rientrare a Livigno per il medesimo itinerario e quindi, imboccata la statale, saliamo al Passo d'Eira (m. 2210) seguendone le evidenti indicazioni stradali. L'itinerario prosegue in discesa attraversando l'abitato di Trepalle (m. 2096) e raggiungendo il ponte di Rez (m. 2021) dove ci attende l'ultima fatica della giornata: la salita della Valle del Foscagno fino al'omonimo passo (m. 2291) oltre il quale si continua sempre lungo la statale, scendendo velocemente fino ad al tornante di Arnoga ove si imbocca la decouville della Valdidentro percorrendo interamente i suoi 10 Km fino al suo termine ove incrociamo la strada proveniente da Premadio che abbiamo percors in salita. Ore ripercorrendo la medesima strada percorsa in salita rientramo al punto di partenza di Bormio.
VARIANTE: la salita al passo d'Eira, consigliata ai bikers più allenati, può essere effettuata attraverso una stradina che segue parte delle piste di sci. Tale stradina possibile imboccarla sulla sinistra in prossimit dell'inizio della salita per il passo d'Eira, passando nelle vicinanze della cabinovia del Mottolino.