Dal centro di Moggio, appena oltrepassata la funivia lungo la strada della Culmine di San Pietro si scende leggermente fino ad un ponte dove sulla sinistra si può parcheggiare (località Torrente, m. 860). L'itinerario segue praticamente la valle del Faggio sul lato orografico sinistro. Dal parcheggio si attraversano le aree pic nic e si sale il sentiero per i Piani di Artavaggio sino ad incontrare una carrareccia che si segue sulla destra fino ad un torrente, si continua sulla sinistra sempre su carrareccia (andando dritti si sale ai piani di Artavaggio, vedi segnaletica estiva) si supera una sbarra e si risalgono i bei prati fino alle Baite Pesciola bassa (m. 1363). Al termine dei prati si incontra il sentiero che sale la valle del Faggio fino fuori dal bosco, ora su pendii aperti fino alle Baita Pesciola alta (m. 1691) e a sinistra si guadagna la Bocchetta di Pesciola (m. 1784), quindi per la dorsale SE fino alla cima. NOTE Itinerario che per più della metà si snoda all'interno di un fitto bosco ed è fattibile con almeno 50/60 cm di neve fresca. Per vie dell'esposizione è consigliabile percorrere l'itinerario immediatamente dopo una fitta nevicata. Eventuali trasformazioni delle neve rendono il bosco una discesa di autentica sopravvivenza. Per gli amanti dei grandi dislivelli come me, una volta arrivati in vetta, è possibile fare una prima discesa a Barzio e poi ripercorre l'intero itinerario a ritroso. |