Concatenamento della quarta tappa del Sentiero Roma con il sentiero di collegamento tra Alta via della Valmalenco e Sentiero Roma.
Dalla Capanna Allievi si sale un pò irregolare dirigendosi con una lunga diagonale verso la costiera che separa la Val di Zocca dalla Val Torrone. Si passa così sotto alcune delle cime più note della Val Masino: cima Allievi, cima di Castello a la Punta Rasica, puntando in direzione del Picco Luigi Amedeo.
Ci si ritrova così in un bel ripiano, il passo del Torrone, dal quale si imbocca il canale che scende verso la Val Torrone.
All'inizio ci si aiuta con una corda metallica fissa, che ricompare anche più in basso. Arrivati in fondo al canale, si costeggia il Picco Luigi Amedeo (da qui scendendo diritto per un buon tratto, si incontra il sentiero della Val Torrone). Attraversata una placca generalmente bagnata, si continua puntando verso uno sperone roccioso. Si sale allora un lungo costolone erboso popolato da marmotte e pecore, passando accanto al bivacco Manzi.
Si può vedere in alto il Passo del Cameraccio, ai piedi dell'affilata cresta sud del Pizzo Torrone Orientale.
Dapprima si sale per morene tra le ultime tracce erbose, per poi la salita avvenire su pietrame, spesso cementificato dal ghiaccio. Alla base del canale che porta al Passo del Cameraccio si trova generalmente della neve o del ghiaccio. Si sale portandosi sulla sinistra del canale dove si incontra una corda metallica fissa, che aiuta a salire per un centinaio di metri al Passo del Cameraccio (m. 2950).
Dal Passo del Cameraccio si domina l'Alta Val Cameraccio, trovandosi di fronte la piramide rocciosa del Monte Disgrazia, preceduta da quella del Monte Pioda che ha accanto il ghiacciaio di Pioda, ramo laterale del più grande ghiacciaio di Predarossa.
La discesa è accompagnata nel primo tratto da qualche chiazza di neve all'inizio della stagione. attraversate alcune placche levigate e spesso bagnate (attenzione, eventualmente costeggiarle sulla destra), portarsi verso sinistra sul bordo di una morena, dove si incontra un sentierino.
Ai piedi di questa morena il sentiero (spesso è solo andare da un sasso all'altro ed il sentiero non c'è) diventa pianeggiante finchè si giunge alla deviazione per il passi di Mello ed il bivacco Odello - Grandori (m. 2992).
Continuando il cammino seguendo i bolli si raggiunge la sommità di una grande morena (già ben identificabile dal Passo del Cameraccio).
Si segue, in discesa, il filo di questa morena fino alla base poi si attraversa a sinistra in piano e ci si porta sotto l'ampia Bocchetta Roma.
La salita a questa bocchetta è caratterizzata dall'attraversamento di una macchia di neve che occorre salire al centro.
Dalla sommità della neve seguire la corda metallica fissa che permette di superare un tratto di roccia un pò ostico.
Poi le difficoltà diminuiscono e ci si trova alla bocchetta Roma (m. 2898).
Il tracciato del Sentiero Roma i cui bolli colorati si inseguono tra grossi blocchi, descrive un ampio giro verso destra, al di sopra di un microlaghetto, non sempre esistente, poi scende alla Capanna Ponti.
Dalla Capanna Ponti si segue il sentiero pianeggiante e ben segnalato che porta alla lunga morena laterale del ghiacciaio di Predarossa.
Scavalcata la morena ed un torrentello ci si porta ai piedi del Passo di Cornarossa. La salita a questo passo non presenta difficoltà; occorre però prestare un pò di attenzione ai molti sassi mobili che si incontrano.
Nascosta a chi sale, qualche metro oltre il passo, si trova la Capanna Desio (m. 2886).
La discesa sotto la capanna lungo la Valle Airale avviene seguendo evidenti segni tracciati sugli innumerevoli sassi sparsi ovunque. Superata qualche chiazza di neve, più frequente all'inizio di stagione, si incontra un sentierino che stando sulla sinistra della valle conduce all'ampio piano di Airale.
A metà di questo incantevole piano, segnato da numerosi meandri di un torrente si trova la Capanna Bosio (m. 2086). La capanna si raggiunge attraversando un esile ponticello in legno.