Lo scenario della partenza è incorniciato da un contesto mozzafiato, delimitato dalle splendide sponde lacustri dove si trovano alcune tra le più belle ville d'epoca.
Dopo pochi metri, lasciandosi alle spalle lo scenario del lago, ci si trova a percorrere le strette vie del "borgo" storico di Moltrasio, dove lo scroscio costante e rumoroso della splendida cascata renderà certamente meno faticosi gli oltre 530 gradini che portano sino alla frazione di Casarico.
Poi si prosegue attraverso un sentiero naturalistico di circa 2 km che costeggia dall'alto e per tutto il suo tratto il lago, permettendo di ammirare le suggestive e note Cave di Moltrasio in tutta la loro imponenza a ridosso della montagna, e che introduce nel piccolo borgo di Rovenna, dove verrà situato il primo ristoro (solo acqua).
Da qui, dopo un breve tratto di asfalto, ci si immette immediatamente, percorrendo prima una piccola mulattiera, nell'antica strada romana che conduce alla località Monti di Duello.
Lungo tale tratto sono presenti due vallette e due fontane di acqua potabile da poter eventualmente sorseggiare mentre ci si ferma, per qualche minuto, ad ammirare lo splendido panorama di cui si può godere da una verde radura.
Continuando per una mulattiera caratterizzata da un continuo sali e scendi, ma tutta facilmente corribile, si passa attraverso le frazioni di "Pievenello" e di "Piazzola", da cui parte un sentiero che porta alla Croce dell’uomo (primo punto di controllo atleti) lasciata alle spalle la quale, caratteristici cartelli scolpiti nel legno da un locale introducono nel sentiero che risale la dorsale fino a giungere al Pizzo Meda, dove si può anche ammirare una garitta ristrutturata della Guardia di Finanza.
Da qui si oltrepassa la rete di confine per essere in Svizzera. I primi passi sul suolo elvetico avvengono per un breve tratto in discesa, per poi risalire dolcemente fino a giungere alle tre croci di legno .
Il sentiero continua attraverso un bosco di faggi e betulle sino alla dorsale erbosa panoramica, percorribile a mezza costa, che introduce all'ultimo e ripido sentiero prima del ristoro allestito in cima al Monte Bisbino (km.13.80 quota 1.325 mt.), dove avverrà la seconda punzonatura del pettorale.
Toccata, quindi, la quota massima del percorso, inizia una prima discesa intervallata da una tratto di prato e da circa 300 metri di asfalto e ci si dirige verso il rifugio Bugone, sito a ridosso di un grosso faggio secolare sullo sfondo del Lago di Como.
Immettendosi in una mulattiera, costeggiata anch’essa da faggi per circa 4 km, si raggiunge la caratteristica Alpe di Moltrasio, dove, in occasione della terza punzonatura, si può ammirare la tipica costruzione in pietra moltrasina detta "Nevera".
La successiva salita conduce al rifugio "Murelli", il secondo che si incontrerà lungo il percorso. Imboccando di nuovo un sentiero nel bosco, che termina con una discesa, si raggiungono i "Monti di Urio", da cui parte un lungo tratto pianeggiante che tocca nell'ordine le località: Monti di Liscione, Località il Piano, Monti di Lenno (dove ci sarà l’ultima punzonatura del pettorale).
Da questo punto inizia la parte finale dell'IMPERIAL TRAIL, e chi avrà ancora gambe ed un pò di fiato potrà percorrere, correndo, la ripida discesa di ciottoli e gradini, da cui già si può intravvedere il meritato traguardo.