Dalla III° cantoniera si scende per poche centinaia di metri lungo la strada e poi si prende, verso sinistra, una stradina che poco oltre attraversa il torrente Braulio sopra un ponte e volge verso S. Dopo aver superato lungo il pendio erboso altri due tornanti, si raggiunge Malga Scorluzzo (2530 m.), situata al Piano di Scorluzzo. Da qui conviene traversare per pascolo in direzione SSW e raggiungere quasi in piano l’inizio della dorsale del Filone del Mot (2773 m.). Tale quota non è di difficile individuazione dalla Malga, in quanto è il primo rilievo della cresta. Proprio all'inizio della cresta sono ubicati i resti di un villaggio militare della grande guerra. Raggiunta la dorsale ci si immette nel sentiero che sale dalla II° cantoniera e si sale fino a raggiungere il villaggio militare. Si prosegue lungo il costone, fra trincee, camminamenti e altri manufatti ancora ben conservati. Presso la quota 2899 terminano le postazioni italiane e, al di là di una sella, iniziano quelle austriache. Oltre la quota 2932 la cresta diventa più ripida, l’ultimo tratto viene superato a destra del filo, aggirando le ripide rocce sfasciumate e si raggiunge la vetta del Monte Scorluzzo. Ora si scende per il fianco meridionale della dorsale E lungo un sentiero che conduce al Passo delle Platigliole (m. 2908). Da qui, in direzione NNE una stradina sterrata scende al Passo dello Stelvio (q. 2758 m). Dal Passo si scende per prati fino a prendere un sentiero che a mezza costa taglia sotto le pendici del Monte Scorluzzo fino al Laghetto Alto (m. 2603). Proseguire fino ad incrociare un bivio con le indicazioni per la III° cantoniera. |