Da Moggio, superata la partenza della funivia per i Piani di Artavaggio, si prosegue lungo la strada per il Culmine San Pietro fino al primo tornante ove è possibile parcheggiare l'auto in un parcheggio sulla sinistra (località Torrente). Il sentiero per i Piani di Artavaggio è ben segnalato (sentiero 724) e seguendo le indicazioni con salita costante si arriva ai Piani di Artavaggio. Dai Piani, ora è ben visibile davanti a noi l'inconfondibile piramide del Monte Sodadura. Ci portiamo nei pressi dell'ex hotel Sciatori e prendiamo il sentiero per il rif. Gherardi, che abbandoniamo quasi subito per prendere la dorsale SO del Monte Sodadura, che seguiamo fino al suo termine. Dalla vetta proseguiamo la cavalcata scendendo per la cresta NO. Il sentiero per la Cima di Piazzo è ben visibile ed evidente e raggiungiamo la cima in breve senza alcun problema. Ritornati per il medesimo sentiero a Piani di Artavaggio seguiamo la segnaletica DOL prendendo il sentiero dell'anello dei Campelli. Superata la Casera Campelli Troviamo un bivio con le indicazioni per la via normale allo Zuccone Campelli. L'ultimo tratto della salita presenta un breve passaggio attrezzato con catena, qui la difficoltà è da considerarsi EE. |