Dal lato meridionale del grande parcheggio della funivia dei Piani d'Erna (603 m.), in prossimità di alcuni cartelli indicatori, si imbocca un largo sentiero che scende nel bosco e raggiunge, a Est della funivia, una stradina asfaltata. La si segue verso destra fino al suo termine, davanti all'ingresso dell'Agriturismo "Deviscio". A sinistra del cancello si imbocca una larga mulattiera acciottolata e la si segue fin sotto le case di Costa, dove si trova un bivio; si lascia la mulattiera che prosegue diritta e si sale a sinistra (cartelli indicatori per Rifugio Stoppani, Rifugio Azzoni, Resegone e altro) lungo il sentiero n.1 che raggiunge le case con una ripida scalinata e poi (attraversato il piccolo nucleo di edifici) prosegue nel bosco fino al Rifugio Stoppani (900 m.).
A sinistra del rifugio si prosegue lungo il sentiero n.1 che sale nel bosco, ampio ed evidente; dopo aver guadagnato qualche decina di metri di quota il sentiero prosegue a mezzacosta, passa accanto alla Sorgente del Kopp e arriva a un bivio segnalato, si prende a sinistra il sentiero che sale ai Piani d'Erna per La Sponda.
Dai Piani d'Erna prendere il sentiero n. 7A che attraversa il pianoro e sale dolcemente in direzione nord-est entrando nel bosco. Si raggiunge il Passo del Giuf (m. 1523) e, imboccando il sentiero in direzione sud, si arriva quasi subito alla pallina che indica il sentiero n. 582, o "Sentiero delle Creste".
Si inizia quindi a percorrere la cresta nord del Resegone, inizialmente per un tratto ripido in salita tra erba e alcune piccole roccette. Si tocca il Pizzo Morterone (m. 1747) e da qui la cresta prende un andamento a saliscendi tra roccette e tratti erbosi. Si raggiunge il Pan di Zucchero (m. 1754) da cui si scende per risalire alla Cima Pozzi (m. 1810). Si scende ancora alla selletta del canalone Bobbio per poi subito risalire di fianco alla Punta Manzoni (m. 1810) e alla Punta Stoppani (m. 1849). Dopo una lunga ed esposta discesa si raggiunge la sella del canalone Comera. Si risale infine alla Punta Cermenati (m. 1875), la vetta più alta del Resegone, e al sottostante rifugio Azzoni (m. 1860).
Dalla vetta si scende al rifugio Azzoni, nei pressi del quale un cartello indica il proseguimento del Sentiero delle Creste (sentiero n. 571, cresta sud) con arrivo alla Passata.
Si seguono i segnavia bianchi e rossi e, sempre con un alternarsi di saliscendi, si costeggia la Torre di Val Negra (m. 1852), il Pizzo Daina (m. 1864), si perdono poi quasi cento metri di quota e si arriva al Pizzo Brumano (m. 1756), si scende di altri cento metri e alla sella si trova sulla destra un sentiero che scende al rifugio Alpinisti Monzesi. Si continua invece costeggiando I Solitari (m. 1667) e, in un ambiente veramente unico di erba e calcare, si scende per poi subito risalire alla Punta Quarenghi (m. 1636) sulla cui cima un cippo ospita il medaglione in bronzo in ricordo di Giacomo Quarenghi. Da questo momento il sentiero scende lunghissimo e ripidissimo su un prato esposto in inganno.
Alla fine del tormentato percorso si entra in un bosco e finalmente si raggiunge la Passata, quota 1244, da cui si diramano diversi sentieri sia sul lecchese sia sulla Valle Imagna..
Ora un bel sentiero pianeggiante nel bosco(n. 575) volge a nord verso il rifugio Alpinisti Monzesi (m. 1171) e da lì in breve si sale a quota 1290 al Passo di Fo, dove si trova il Rifugio Ghislandi.
Ora dobbiamo solo seguire le indicazione per rifugio Stoppani - Piazzale funivia.