Dal piazzale della funivia dei Piani d'Erna prendiamo il sentiero numero uno che seguiamo fino al primo bivio, ove troviamo le indicazioni per Campo De Boi.
Qui prendiamo il sentiero di destra, lungo il quale incontreremo una madonnina ed un piccolo ponte per attraversare il torrente. In pochi minuti si arriva in prossimità di una ringhiera di ferro dove si apre un bivio. Proseguiamo a destra fino a raggiungere la località Campo De Boi.
Da qui seguiamo le indicazioni per il Monte Magnodeno. Attraversare un gruppo di case seguendo il sentiero fino a trovare il cartello che indica "Monte Magnodeno", sentiero 25A, incrociando il sentiero didattico. Giunti alla dorsale andiamo a destra fino a raggiungere la vetta. Nell'ultimo tratto sono presenti degli scalini ed una catena.
Ritornando sui nostra passi, appena oltrepassato il tratto con gli scalini e la catena, troveremo un bivio con le indicazioni per "Capanna Alpinisti Monzesi", sentiero 24. Questo sentiero a mezzacosta, con susseguirsi di saliscendi ci porta all'omonima capanna.
Giunti alla Capanna Monzesi, ci portiamo sul retro, e prendiamo il sentiero numero 11, indicazioni "Monte Resegone", che seguendo il canalone che parte alla base del Rifugio Azzoni, ci porta in vetta al Monte Resegone. É presente qualche tratto di facile arrampicata in cui bisogna aiutarsi con le mani.
Il rientro può avvenire lungo il sentiero numero uno, oppure per completare l'anello, possiamo scendere verso Morterone, fino alla Sorgente Forbesette. Ora attraverso il Passo del Giuf, ci portiamo ai Piani d'Erna e quindi rientriamo a valle seguendo le indicazioni per il Rifugio Stoppani.
VARIANTE LUNGO IL SENTIERO ATTREZZATO DELLA CRESTA DELLA GIUMENTA
Dalla vetta del Monte Magnodeno scendiamo di pochi metri aiutandoci con alcune catene sino a raggiungere un primo bivio per la Capanna Alpinisti Monzesi. Proseguiamo per poco in quella direzione fino a raggiungere una fontana e una panchina. Qui avremo un bivio segnalato in cui noi terremo la sinistra verso la Cresta di Giumenta.
Ci incamminiamo nel sentiero uscendo dal bosco con un tratto a mezzacosta fino al cartello di inizio del sentiero attrezzato. Si inizierà percorrendo un tratto in discesa su rocce scivolose per poi risalire e ridiscendere lungo un secondo tratto attrezzato. Al termine di questo tratto, si inizia un lungo tratto di cresta, non difficile, ma esposta. La catena è presente lungo quasi tutto il percorso. Risaliamo un torrione e troviamo davanti a noi la cresta che continua verso il tratto più impegnativo e appagante della via: una serie di torrioni che ci farà guadagnare la Cima del Fò.
La parte a sud della Cima del Fò è composta da una serie di torrioni che noi in parte risaliremo e in parte aggireremo utilizzando a sostegno la catena e in alcuni casi la fune con guaina. In particolare, spiccano un paio di paretine, non lunghe ma sicuramente più arrampicabili dei tratti percorsi fino a quel punto. Al termine di un esposto torrione, torniamo in cresta fino a un primo canalino più difficile tecnicamente dei tratti precedenti. Inizia ora un saliscendi tra torrioni e sellette che ci impegnerà i successivi 10-15 minuti fino a raggiungere la Cima Fò con la sua croce (1348 m). Ben visibile a questo punto il Rifugio Azzoni in vetta al Resegone.
Dalla cima si scende a una selletta dove a destra parte una via di fuga che permette di evitare gli ultimi tratti difficili oppure a sinistra di prosegue per il sentiero attrezzato. Dalla sella si prosegue in cresta fino a giungere al passaggio chiave del sentiero. Si entra in un canalino che man mano che si sale prende le sembianze di un camino. Si risale questo tratto impegnativo per dieci metri giungendo all'ultimo tratto del sentiero. Si risalgono alcuni brevi pilastrini rocciosi fino a giungere al monumento ai Caduti della Montagna e successivamente al Passo Fò (1284 m.) sotto la bastionata su cui si sviluppano la Ferrata del Centenario e il Sentiero Attrezzato del Caminetto, naturali prosecuzioni del sentiero.