La giornata non era iniziata nel migliore dei modi.
Previsioni buone, salvo forte vento, e meteo svizzera che però lasciava presagire una spiacevole sorpresa con la frase "possibile neve portata da nord sulle Alpi".
Non ho dato molto peso visto che erano solo loro a dirlo, ne ARPA Lombardia e nemmeno il centro geofisico prealpino di Varese, parlavano di nevischio portato da nord.
Invece stamattina arrivato a Monte Spluga, con il senno di poi ho avuto subito il rimpianto di non essere andato ieri, che alla fine è stato bello.
Parto comunque, poco convinto che sarei riuscito a fare ciò che avevo in mente, infatti stavo già pensando che sarei finito per fare su e giù dal Bivacco Cecchini per allungare un po' la gita.
Ma invece arrivato al Bivacco Cecchini, non era poi così catastrofico e c'era comunque visibilità, le nubi andavano e venivano a seconda del vento e timidamente il sole cercava di fare capolino.
Salgo quindi alla Cima di Val Loga, mi abbasso sul ghiacciaio ripello alla volta del Pizzo Ferrè, che non salivo da diversi anni.
Lasciati gli sci, ramponi ai piedi affronto la cresta, che quest'oggi non è affatto in condizioni banali, la neve vecchia è ghiacciata e le rocce sono sporche di neve.
Comunque nonostante il vento e il freddo sono arrivato in cima e sono rimasto contento della bella salita al punto che sulla via del ritorno ho sceso un pezzo di Val Schisarolo e fatto il bis sulla Cima di Val Loga.
Discesa non da meno, neve vecchia trasformata con a tratti neve nuova portata dal vento.
L'innevamento è scarso ma sufficiente, qui ho visto di meglio ma anche di peggio.