È un itinerario che avevo messo fra le gite da fare dieci anni fa e più, ma poi era finito nel dimenticatoio.
Quest'anno visto che la neve c'è, ma soprattutto dopo aver visto una relazione di salita qualche settimana fa, si è risvegliata questa gita rimasta nel limbo.
Il Pizzo dei Tre Signori è una montagna che ben conosco, avendola salita parecchie volte in estate, ma sempre dalla Valsassina, e quindi salirla con gli sci ci mancava proprio.
L'inizio non è stato dei migliori, in quanto, nonostante avessi letto che bisognasse attraversare un ponte su un torrente appena fuori dalla ripida mulattiera, una bella traccia di sci mi ha tratto in inganno portandomi sul versante opposto di salita, finendo poi nel nulla questa traccia, non potendo uscire dal bosco. Quindi dietro front fino al ponte.
Qui le vecchie tracce erano coperte dalle nevicata di giovedì, apporti che non hanno superato i dieci centimetri, ma in parte si vedevano delle pedonate e delle vecchie sciate.
Ho quindi cercato di seguire il sentiero estivo seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Trona.
Fuori dal bosco l'itinerario era evidente, e per di più c'era una traccia, fatta da chi era partito da Laveggiolo.
Nei pressi del Rifugio Falc, la traccia si congiungeva con quella proveniente da Premana, ma qui ormai l'ambiente mi era ben famigliare essendo l'itinerario che solitamente percorro in estate dalla Valsassina.
Superata la Bocchetta di Piazzocco, spirava un fastidioso vento gelido che mi ha accompagnato fino in vetta.
Discesa in neve superlativa. La neve fresca se da un lato mi ha disorientato per la ricerca della via di salita, è stata una manna per la discesa nel bosco, molto tecnica lungo il sentiero estivo, nonostante i timori è stato tutto sommato divertente.
Senz'altro oggi in Val Tartano alla Cima di Lemma mi sarei goduto di più la discesa visto il terreno più adatto allo sci, ma almeno ho aggiunto un nuovo itinerario al mio palmares ,-).