Ottime condizioni di innevamento in alta Valtellina.
Quest'oggi il Corno di San Colombano non ha deluso. Per certi versi è stata una scelta obbligata, da un lato avevo voglia di farmi un bel gitone, ma d'altro canto bisognava stare cauti visto il rischio valanghe ancora marcato e quindi questo itinerario mi è sembrato il giusto compromesso, visto anche che avevo voglia di andare dalle parti di Bormio.
Montagna caratteristica per la sua forma, dalla piana di Bormio non la si può non notare.
D'estate quando sono in ferie la vedo tutti i giorni dal basso, e insomma non potevo non andarci.
È stato un felice ritorno dopo dieci anni.
Sono partito da Isolaccia, risalendo le piste chiuse, nonostante le ancora buone condizioni di innevamento, fino alla Malga di San Colombano su neve ghiacciata e rovinata dai cingoli dei gatti delle neve soprattutto al di sotto del rifugio Conca Bianca.
Dalla malga una traccia di salita era già presente, il paesaggio è di un bianco incantato che sembra ancora gennaio dall'innevamento che c'è, e oltre i 2000 metri di quota all'ombra si trova ancora neve polverosa, anche se al sole alterna crosta portante a neve trasformata.
La discesa verso Isolaccia è stata una goduria su ottima neve trasformata smollata la punto giusto, anche se all'ombra era ancora ghiacciata a mezzodì.
Nessuno sul percorso, solo un altro sci alpinista è arrivato dopo di me in vetta, un paio di persone invece al Monte Masucco.