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SABATO 22 SETTEMBRE 2018

La ferrata del Monte Due Mani era una salita che volevo percorrere già l'autunno dello scorso anno, ma poi fortunatamente è arrivata la neve e alla fine di ottobre è iniziata la stagione dello sci alpinismo, ma con l'intenzione di percorrerla l'autunno successivo. E così è stato.
È una ferrata un po' particolare che sviluppandosi a pezzi, rimane parallela al normale sentiero di salita incrociandosi di frequente, offrendo il vantaggio di avere sempre una via di fuga e la non obbligatorietà a percorrerla integralmente, dando modo eventualmente di saltare i passaggi più difficili.

Il riferimento in particolare è al "Torrione Discordia", che tolta questa sezione, rendono la ferrata di media difficoltà.
Le difficoltà sono del "Torrione Discordia" sono paragonabili alla variante difficile della ferrata allo Zucco Pesciola e al passaggio chiave della Gamma due al Resegone.

Dei due appena citati il più impegnativo è sicuramente la variante difficile dello Zucco Pesciola, tuttavia nel complesso la Gamma due è più impegnativa come ferrata.

Il Torrione Discordia è più lungo dei due passaggi precedenti, tuttavia a mio avviso richiede meno forza di braccia, in quanto parecchio "addomesticato".
La presenza della catena e del cavo d'acciaio, offre un doppio ancoraggio che offre un maggiore equilibrio, inoltre la presenza di staffe nella prima parte agevola non poco.
Sarebbe veramente più difficile se ci fosse solamente la catena come avviene nelle altre due.

Superato questo passaggio, si ha ancora una paretina, e poi un sentiero di cresta con qualche passaggio attrezzato.
Per la discesa ho voluto fare l'anello scendendo verso la Casera Muschiada, indì sulla strada per Morterone.
Paradossalmente questa discesa ha uno sviluppo che il doppio della salita, 3,5 Km contro 7, di cui 4,5 su strada asfaltata.
Anche se dal dislivello contenuto è un itinerario piacevole consigliabile in questa stagione.

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