Visto che l'Italia è ripiombata nella dittatura fascista e dai prossimi giorni ci vorrà il permesso in carta bollata per andare in montagna, meglio sfruttare al massimo le ultime giornate di libertà senza il timore di essere rastrellati dalla Gestapo.
Sapevo che la giornata non era delle migliori, ma che comunque ci sarebbero state delle schiarite in Valtellina.
Durante il viaggio ho preso qualche scroscio di pioggia, ma arrivato a Fenile il tempo era asciutto e le cime si vedevano ancora, poi mentre mi stavo preparando si è messo piovigginare, ma appena partito ha subito smesso.
La neve, abbondante, purtroppo era umidificata.
Arrivato oltre il Lago di Pescegallo, vedo che è il Ponteranica è tracciato, mi dirigo quindi verso il Ponteranica. La visibilità non è delle migliori e mi fa anche zoccolo il sottile strato di neve nuova.
Fortunatamente prima di iniziare la discesa arrivano delle schiarite e la visibilità migliora.
La prima discesa non è stata delle migliori, in alto fresca, ma con fondo cedevole, la discesa nel bosco era come il cemento fresco.
Da Pescegallo faccio una seconda salita in direzione Salmurano.
Seconda discesa decisamente meglio, il canalone è ben battuto e anche divertente, fuori dal canalone seguo la stradina che ormai è diventata come una pista battuta.
Infine per mettere la ciliegina sulla torta, incrociata la pista da sci risalgo per la stradina di servizio al rifugio Salmurano per godermi un'ultima discesa sulla pista scala, cingolata dai gatti, ma grazie ai vari passaggi si riesce a sciare.