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SABATO 25 GENNAIO 2020

Ritorno ai Piani di Artavaggio a distanza di quasi tre settimane.

Le nevicata di settimana scorsa ha un attimo contribuito a rendere meno ghiacciata la neve sul Monte Sodadura così da permetterne la discesa dal pendio sottostante la vetta.
Così dopo avere fatto una prima salita alla Cima di Piazzo, con neve, per via dell'orario e dell'esposizione piuttosto dura e dove lisciata ancora ghiacciata.

In seguito, viste le sciate ho voluto salire al Monte Sodadura per tentarne finalmente la discesa con gli sci.
Così è stato, partendo da circa metà salita della cresta nord per affrontare la discesa del pendio Ovest.

Piuttosto varia, a tratti una leggera crosta, nelle zone più riparate un leggero strato di polvere, la migliore, e in alcuni tratti dura, non facile ma nel complesso divertente, così come lo è la neve in generale ai Piani di Artavaggio.

Fatta una prima salita, ho l'ho ripetuta altre due volte.

Salita a piedi della cresta con ramponi.

Giornata con un pallido sole che mi ha fatto ripiegare sulla vicina Valsassina.

GIOVEDÌ 16 GENNAIO 2020

Purtroppo quest'anno non ho trovato il polverone dello scorso anno, del resto l'ultima nevicata risale a prima di Natale mentre lo scorso anno aveva fatto una forte nevicata pochi giorni prima.

Nonostante abbia trovato neve piuttosto varia, in quota crosta oppure lavorata dal vento, ma a scendere migliora e dove i pendii sono meno esposti all'azione del sole si trova ancora della neve polverosa, in alcuni tratti le vecchia sciate indurite sono piuttosto fastidiose.

Nel complesso quella di oggi non era una neve facile, ma tutto sommato divertente e in ogni caso non mi sono fatto mancare le consuete risalite ;-).

MARTEDÌ 14 GENNAIO 2020

Anche questa gitarella è fatta.

I prati di salita al Monte Rocca sono anni che li vedo in versione estiva, ma mai avevo pensato di salirli con gli sci.

È una facile gita che a mio avviso offre il meglio se salita dopo una bella nevicata, perché vuoi per l'esposizione e per i facili pendii aperti offre di che sbizzarrirsi nella polvere.

Il meglio della discesa, per la conformazione del terreno, e dai 2400 metri di quota in giù.

L'unica tratto obbligato è il breve e ripido pendio finale che adduce alla vetta. Ma per chi non se la sente può essere percorso a piedi.

Dopo una prima salita e discesa non del tutto soddisfacente ho fatto una seconda salita. Stavolta in discesa, grazie alle tracce di tre locali che nel frattempo erano saliti e scesi ho seguito le loro sciate ed ho potuto ancora trovare polvere sui pendii verso la Val Pila, talmente bello che ho fatto una terza, mezza salita, fino a quota 2400.

E così soddisfatto mi porto a casa una sciata invernale, da ripetere prossimamente.

DOMENICA 12 GENNAIO 2020

Era dallo scorso anno che volevo fare questa gita, e finalmente oggi sono riuscito a togliermi questo sassolino dalla scarpa.
Partenza dal tornate di Arnoga, strada della Val Viola innevata e battuta dal gatto delle nevi.

La mia principale preoccupazione era di non riuscire a trovare la stradina che sale alle Baite di Sattarona, ma fortunatamente grazie alle sciate presenti sui prati nei pressi della deviazione, e alla segnaletica che quest'estate non avevo visto l'ho trovata senza problemi.

Traccia di salita ben evidente una volta oltre le Baite di Sattarona, e davanti a me altri sci alpinisti presenti sull'itinerario.

Salita piuttosto calda per via della piena esposizione meridionale e della calma di vento, ma una volta in vetta l'aria era piuttosto freschina.

Prima discesa fino a circa quota 2600, prima parte nella conca fra Monte Forcellina a Foscagno su neve dura, poi neve fresca con crosta superficiale con la sciate vecchia gelate.

Stessa cosa dicasi per la seconda discesa fino a valle, solo in vetta aria gelida, poi in basso molto più mite e assenza di vento.

Discesa cercando di seguire le sciate di chi mi ha preceduto ove la crosta superficiale era rotta e la neve smossa, comunque neve non facile, fortunatamente la pendenza ha aiutato.

Gita sicuramente da ripetere in futuro.

SABATO 11 GENNAIO 2020

L'idea iniziale per quest'oggi era di salire il Monte Forcellino, ma la scarsità di neve alla partenza mi hanno fatto ripiegare sul Monte Confinale.

Nulla di male, perché dopo averlo salito lo scorso mese di Marzo mi ero ripromesso di ritornarci in pieno inverno con la strada dei Forni innevata così da partire da Santa Caterina.

Strada dei Forni battuta come una pista da fondo, che se in salita può risultare monotona, in discesa si rivela molto divertente.

Dal rifugio Stella Alpina fino alla Baite Pradaccio di sopra traccia gelata e rovinata dalle pedonate di un po' di geni che hanno camminato sulla traccia sciistica formando dei bei buchi.

Traccia visibili e gelate fino a poco oltre il Lago della Manzina, oltre quasi completamente cancellate dal vento.

Cresta finale da battere percorribile senza problemi con ramponi.

Discesa molto varia, neve non sempre facile. Fino all'inizio del pianoro del Lago della Manzina, dura ben sciabile, pianoro del Lago della Manzina da spingere, pendio ripido via via crosta cedevole, più difficile verso la fine per la pendenza moderata, dalla Baite Pradaccio al limite del bosco crosta infida, ultimo tratto fino al Rifugio Stella Alpina dura ma rovinata dai buchi della pedonate.

Molto divertente il finale dal Rifugio Stella Alpina.

LUNEDÌ 6 GENNAIO 2020

Oggi per via dell'ultimo giorno di festività dalla vacanze natalizie non avevo per nulla voglia di fare strada, e quindi opto per la vicina Valsassina ai Piani di Artavaggio.

Tripla salita alla Cima di Piazzo da Artavaggio, con deviazione alla prima salita al Monte Sodadura, quest'ultima unicamente per fare la vetta essendo salito e sceso a piedi dalla cresta (ramponi necessari).
Il pendio diretto dalla vetta verso i Piani presentava neve troppo dura.

Il divertimento di sciare è stato sulla Cima di Piazzo, le condizioni sono da neve primaverile, con neve gelata molto dura che con il passare delle ore ha piano piano smollato.

La migliore delle discese è stata l'ultima con il giusto remollo, invece nei tratti meno pendenti, e quini meno soggetto all'azione del sole, ha ben poco smollato.

Si spera in altre nevicate per trovare polvere…

SABATO 4 GENNAIO 2020

Si ricomincia, dopo due settimane di sosta forzata per malanni vari di stagione.

Viste un po' le relazioni della varie salita oggi ho preferito andare sul sicuro, e difatti come sempre la conca di Pescegallo non delude le aspettative.

Neve completamente trasformata, simil pista dai numerosi passaggi, a tratti anche troppo dura, fuori dalla scia crosta superficiale cedevole ma nel complesso sciabile.

Partenza da Pescegallo, prima salita al Monte Ponteranica e discesa fino a valle.

Seconda salita al Monte Salmurano e discesa per il canalone fino all'incrocio della stradina di servizio.

Da qui terza ed ultima salita fino alla Bocchetta Salmurano, per cambiare, e discesa fuoripista fino a valle.

Non male per ricominciare…
Ora ci vuole una bella nevicata soprattutto per coprire i rigagnoli d'acqua che ora hanno gelato.

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