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VENERDÌ 21 AGOSTO 2020

Ritorno a distanza di un anno su questo breve itinerario in Val Viola a cavallo fra le Valli Verva e Dosdè, più che altro per fare le foto che lo scorso anno non avevo potuto fare per via della macchina fotografica fuori uso.

L'itinerario è ora segnato, il sentiero nella parte sommitale da ambo i versanti da ben marcato diviene via via una traccia, ma fortunatamente, pur camminando per prati, basta seguire i bolli. In ogni caso l'itinerario è evidente perché dobbiamo salire i prati sino al suo termine.

MERCOLEDÌ 19 AGOSTO 2020

Oggi scopro qualcosa di nuovo. Dopo vent'anni di Alta Valtellina c'è ancora qualcosa da scoprire.

Per non farla troppo breve parto da Cepina, e seguendole indicazioni e chiedendo informazioni riesco ad arrivare a Monte per mia fortuna evitando di percorrere tutta la strada asfaltata.

Da Monte la strada asfaltata diviene la classica strada di montagna sterrata che seguendo sino al suo termine mi conduce all'Alpe Zandilla.

Da qui con l'aiuto della mappa riesco a prendere il sentiero a mezzacosta per Campacciolo, come pensavo di fare, e ad arrivare sulla strada che da Monte porta al Lago Campaccio.

Posto magnifico, poco frequentato fuori dalle "normali rotte", ideale per chi cerca la tranquillità e qualcosa di nuovo.

Valle che ci ritornerò il prossimo anno per ripetere e scoprire qualcos'altro di nuovo.

DOMENICA 16 AGOSTO 2020

Quest'oggi concatenamento di due, anzi parte anche di un terzo itinerario.

Partenza da Isolaccia seguendo il sentiero per Chiesetta di San Colombano fino al limite del bosco, poi da qui sono sceso per andare a prendere la strada agro silvo pastorale della Val Lia fino all'Alpe Borron.

Dall'Alpe Borron ho abbandonato l'agro silvo pastorale per incamminarmi lungo il sentiero che mi ha portato fino al Bivacco Cantoni. Discesa in Val Cardonè e quindi salita al Passo Corno delle Pecore per scendere in Val Verva e portare a termine l'anello del Corno delle Pecore e quindi scendere a Isolaccia per chiedere questo lungo anello di quasi 26 Km e oltre 1700 metri di dislivello.

Peccato che quest'oggi non ho avuto una bella giornata di sole come ieri, ma un cielo prevalentemente nuvoloso ed a tratti nebbia in quota che andava e veniva.

LUNEDÌ 10 AGOSTO 2020

Altro itinerario che quest'oggi ho prelevato dal cilindro per il Monte Forcellino.

Partenza da San Gottardo, come ho sempre fatto in inverno, e per strada agro silvo pastorale fino alle Baite Cavallaro. Da qui per il consueto sentiero, ex strada militare della grande guerra, fino in vetta.

Ed è proprio sulla cima, quando ormai avevo accantonato l'idea di vedere degli stambecchi, che vedo spuntare delle corna dietro un masso. Immediatamente metto mano alla macchina fotografica e prima uno poi ne vedo degli altri. In totale un gruppetto di circa sette esemplari.

Discesa sul versante della Val Zebrù, fino ad incrociare il sentiero Baite Cavallaro - Baite di Campo. Quindi preso il sentiero mi sono diretto alle Baite Cavallaro seguendo il sentiero a mezza costa che domina la Val Zebrù.

DOMENICA 9 AGOSTO 2020

Anche questa è fatta. Altra idea che mi frullava in testa dallo scorso anno.

Partenza da Bormio e salita a La Rocca passando per il Ciuck ed incrociando la strada agro silvo pastorale che Bormio porta a Santa Caterina. Poi passando per i Monti di Sobretta mi sono addentrato in Val Sobretta, dove nei pressi del Baitin de i Pastori parte il sentiero che con alcuni saliscendi mi ha portato a Plaghera.

Da qui per strada ripida attraverso le piste da sci sono sceso a Santa Caterina.

Altra magnifica giornata in Alta Valtellina con cielo terso senza un nuvola.

SABATO 8 AGOSTO 2020

Felice ritorno quello in Val di Rezzalo. A distanza di vent'anni ritorno a fare questo giro ad anello, che mi frullava nella testa di ritornare a fare, un po' per cambiare.

Giornata migliore non si poteva chiedere, cielo limpido senza una nuvola.

Si parte da Le Prese, ed è subito salito fino al Passo dell'Alpe, poi se non siamo ancora a metà strada come percorrenza abbiamo già fatto il 98% della salita della giornata.

Per il rientro da Santa Caterina verso Bormio si può seguire la strada agro silvo pastorale che attraversa il bosco di Cornogna per evitare la strada asfaltata. Da tenere presente che le salitelle non mancano.

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