Fine d'anno sugli sci. Dal punto di vista della nave nulla è mutato rispetto a pochi giorni fa.

É solo peggiorata la sciata nella seconda metà, ancora chiusa, per colpa del passaggio del gatto, peccato perché coi vari passaggi stava diventando sempre più bella.

Fronte meteo, poco sole. Arrivati con un pallido sole, poi via via è andato peggiorando fino a ché quando sono arrivato in cima è iniziato a nevischiare. Visibilità ancora buona, ma la nebbia è scesa con me ed ora che ero arrivato a valle le cime delle montagne non erano più visibili...oggi era veramente inverno!!!!

Condizioni pressoché immutate, rispetto alla vigilia di Natale, come lo è del resto da qualche tempo a questa parte.

La discesa visto il passaggio degli sciatori sta solo migliorando, di nuovo quest'oggi c'è il fatto che sono andato oltre la vetta del Piz Murtel fino a raggiungere la cima del Piz Corvatsch.

Ormai non è più una novità, ma vedere Splugen così marrone e verde e con il bianco che va cercato con la lente d'ingrandimento al 20 dicembre è a dir poco sconcertante.

Anche le temperature non sono da meno. Solitamente si è abituati ad arrivare e trovarsi il termometro che segna fra i -10 e i -15°C, ed invece segna soltanto -1, e a parte qualche sbiancata, specie sui versanti settentrionali, l'unica cosa veramente bianca è la striscia della pista da sci innevata artificialmente.

Vista la situazione in giro non si poteva fare diversamente, se si vuole fare sci alpinismo bisogna risalire le piste.

L'alternativa era Splugen, ma il Corvatsch offre una maggiore lunghezza dell'itinerario e sicuramente è più appagante. Le pista erano solo aperte solo la metà sottostante, mentre per la metà soprastante si è sciato discretamente. Sotto c'erano delle vecchie tracce del gatto che hanno permesso anche di fare delle belle curve.

Se la situazione non cambia prossimamente questa sarà la metà...come lo è l'anello artificiale di Campra.

Giornata del dopo Sgambeda dedicata allo sci alpinismo, e francamente pensavo un po' meglio, ma la neve è veramente poca.

Quella poca che c'è si può dire che è tutta artificiale, e si riesce a sciare solo dal Mottolino in giù. Oltre c'è solo sui versanti in ombra con mix delle nevicate di ottobre e di neve artificiale.

Purtroppo essendo una sola la pista aperta è veramente affollata e non il massimo per sciare, ma stando a margine della pista è quasi come sciare in neve fresca grazie alla neve mossa dai pistaioli.

In attesa di tempi migliori è sempre un buon allenamento.

Una Sgambeda insperata fino all'ultimo è stata quella del 2015. Interamente su neve artificiale, perché se non fosse stato per cannoni sparaneve sarebbe saltata come era successo nel 2011.

Ridimensionata rispetto a quello che era il programma iniziale perché si è svolta su un anello di 6 km da ripetere quattro volte, quindi 24 Km anziché 35 su un anelo unico, ma quello che mi è mancato e francamente non capisco la ragione di questa scelta, visto che la tendenza ovunque e quella di fare la doppia gara con le due tecniche, perché quest'anno sia stata abbandonata la maratona di 42 Km a skating, che era la mia prediletta.

Comunque alla fine sono rimasto soddisfatto della mia prestazione, che poi è stata tutta di braccia, in quanto sulle salite eri praticamente costretto ad andare a spina di pesce per via della fila che si formava.

Speriamo che per il 2016 ritorni la tradizionale doppia gara e soprattutto ci sia tanta neve.

Inizia oggi la mia consueta trasferta livignasca prenatalizia in occasione della Sgambeda.

Molto diversa dal solito perché salvo una leggera sbiancata sulla vette, Livigno ha un aspetto tutt'altro che invernale.

La uniche lingue bianche sono di neve artificiale, e la Sgambeda 2015 sarà tutta su un anello di 6 Km di neve artificiale :-(.

Un po' desolante come prospettiva…il metro di neve di qualche anno fa è solo un lontano ricordo…