A dirla tutta viste le previsioni meteo non avevo intenzione di muovermi, ma dopo il messaggio di Andrea che si sarebbe mosso in ogni caso, mi sono aggiunto anch'io.

Arrivati al Maloja vediamo verso Pontresina delle parvenze di sereno e quindi prendiamo quella direzione. Alla rotonda di Samedan vediamo un bel sole proprio sul gruppo del Bernina, e quindi prendiamo quella meta, e chissà che non ci scappi un bel Palù.

Ma è solo stata un'illusione perché giunti sul Sass Queder, le nuvole avevano cominciato ad avvolgere anche il gruppo del Bernina, e quindi saliamo anche il Piz Trovat, ma ci tocca scendere dalle piste del Diavolezza perché la nebbia è veramente fitta.

Per fare dislivello ci facciamo un'altra salita, ma sulle piste :(

Alla fine torniamo comunque a casa soddisfatti.

Visto il meteo me lo sentivo che oggi era giornata da andare allo Julier, e visto il calendario la scelta cade obbligata su questo itinerario, che già da qualche tempo non facevo, ma con un'aggiunta: la Tschima da Flix.

E così è venuto fuori un bellissimo trittico, che potremmo quasi chiamarlo il Tris dello Julier: Piz Calderas - Tschima da Flix - Piz Surgonda.
Come da previsione giornata senza una nuvola, clima freddo, appena arrivati eravamo a -9…, neve trasformata con sopra qual centimetro di neve fresca.

La discesa sul vadret Calderas è stata quasi invernale, la discesa dal Surgonda con il giusto remollo.
Clima nel complesso freddo appena partiti, successivamente gradevole al sole, poi più caldo ma con aria sempre fredda.

Era già da qualche settimana che mi frullava in testa l'idea di ritornare a fare il Cristallina, e andando a guardare i miei appunti giusto dieci anni fa avevo fatto per l'ultima volta questa gita.

Il meteo non potevo chiedere di meglio, anche le condizioni non potevo desiderare di meglio, neve trasformata simil pista, ancora buon innevamento fin dalla partenza da All'Acqua, insomma quello che si desidera ad ogni gita.

Degna chiusura per la stagione agonistica dello sci con giornata e ottime condizioni del percorso.
Oserei dire tutto perfetto salvo il gran vento freddo, estremamente fastidioso.

Già la temperatura che c'era al parcheggio la mattina, ci fatto precipitare in inverno, a cui ci eravamo disabituati, ma questo può anche starci, ma il gran vento che abbiamo sopportato nel corso dell'ascesa alla cima Giovanni Paolo II … per fortuna che il cambio assetto sul ghiacciaio dello Scalino era in un'oasi felice e comodamente abbiamo potuto metterci la giacca.

Al di là del vento il percorso è stato molto bello, bella sciata su neve trasformata, carino il superamento della cima Coppi della giornata con un tratto a piedi dapprima per ripido canale e poi per cresta affilata.

Non posso che ritenermi soddisfatto e proseguire con il finale di stagione con dei bei gitoni.