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SABATO 31 AGOSTO 2019

Finalmente dopo avere saltato le ultime due edizioni per la "neve", per il giorno di chiusura 2019 della strada dello Stelvio c'è un bel sole.

Come mio salito questa è la giornata in cui salgo al Passo dello Stelvio a skiroll. Di meglio non si può desiderare che trovarsi una giornata in cui i padroni della strada sono i ciclisti, i corridori, gli skirollisti come me, insomma tutti i mezzi purché non motorizzati.

Unico neo è la discesa a piedi che non è così divertente come scendere con gli sci sulla neve.

DOMENICA 25 AGOSTO 2019

Arriva anche la seconda edizione della "Energu2Run", clima decisamente più estivo rispetto allo scorso anno.

Siamo più di 400 fra il percorso di 18 Km e il percorso di 10 Km, veramente tanti. Io ormai sono fuori dal giro delle gare, è un capitolo che ho chiuso, ma qui vengo perché c'è la categoria "non competitiva", posso quindi fare la mia corsa misurandomi esclusivamente con me stesso, e il mio interrogativo è: "riuscirò a rimanere nei tempi dello scorso anno?"

Non potevo aspettami di meglio, ho concluso in 1.26.44, poco più di quattro minuti in meno dello scorso anno, di meglio non potevo aspettarmi, e garantito che anche il prossimo anno ci sarò in questa splendida cornice dei Laghi di Cancano.

SABATO 24 AGOSTO 2019

Esattamente un anno fa avevo visto questo itinerario, proprio quando ero ritornato a Bormio per la Energy2un.

Itinerario che partendo da Isolaccia, compiendo un giro ad anello partendo dalle Baite Cardonè, permette di concatenare Val Lia, Val Verva e Val Viola, attraverso il Passo Corno delle Pecore, passo situato alla base dei Corni di Verva.

Un nuovo itinerario sicuramente da ripetere in futuro, magari con una giornata più sole e meno nuvola per poter fare qualche foto in più con una luce migliore.

Bisogna mettere in conto, che seppure i sentieri in Valdidentro siano ben segnalati, sono poco frequentati … non c'è da mangiare e bere … qui vanno tutti al Rifugio Viola :-).

VENERDÌ 16 AGOSTO 2019

Sempre una bella traversata quella da Arnoga a Livigno, dislivello contenuto di soli 100 metri ma caratterizzata da ben 17 Km di sviluppo.

Si incontra gente solo sul versante del Colle delle Mine per via della presenza del Baitel del Grasso degli Agnel, dove ovviamente si mangia, e come ben si sa quando c'è da mangiare e da bere c'è sempre gente.

Meteo, bella giornata soleggiata, fresca al mattino, (9°C ad Arnoga alle 8.30), ed ovviamente in quota.

GIOVEDÌ 15 AGOSTO 2019

Nella mia mente c'è ancora un Confinale imbiancato, ed al contrario di come mi ero ripromesso sono ritornato in estate.

Sempre una bella sgambata, peccato solo che quando sono arrivato in vetta non c'è stato molto da vedere a causa delle nubi che hanno avvolto tutte le cime circostanti.

Anche la temperatura è stata piuttosto gelida, stamattina a Santa Caterina c'erano 7°C, ma con sole che appunto poi nel corso della mattinata si è andato a coprire dalle nubi.

MARTEDÌ 13 AGOSTO 2019

L'anno scorso lo avevo salito dal versante di Oga, quest'anno ho voluto partire più in basso dal versante di Isolaccia.

É una salita che si svolge quasi integralmente nel bosco, e per la maggior parte ha un'esposizione settentrionale, ed è quindi consigliabile come salita nelle giornate estive più calde.

La prima parte della salita è un sentiero che sale ripidamente fino all'Alpe Pone, poi la pendenza diviene decisamente più dolce fino al bivio Chiesa di San Colombano/Alpe Borron. Da qui in avanti la salita si compie su una stradina che taglia i pendii erbosi sottostanti il Dosso Le Pone. Dalla chiesa in avanti il percorso è il medesimo della salita da Oga.

Vetta molto panoramica sulla conca di Bormio e il versante nord della Cima Piazzi.

SABATO 10 AGOSTO 2019

Di certo oggi non ho trovato il caldo africano al Monte Scorluzzo, anzi tutt'altro, ho patito più il freddo che il caldo ... forse il caldo è giù in pianura ma di certo non qui ...

Ma al di là di queste considerazioni meteo, l'anello dello Scorluzzo è un itinerario di interesse culturale, in particolare storico, perché si snoda su quella che era la prima linea della guerra bianca, partendo dalle retrovie italiane, attraverso la terra di nessuno fino ad arrivare al fronte austrico.

Oltre all'interesse storico è anche un itinerario interessante dal punto di vista paesaggistico perché permette di vedere dall'alto le valli del Braulio e dei Vitelli, in particolare quest'ultima.

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