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SABATO 26 GENNAIO 2019

Rispetto all'ultima volta che ero stato al Salmurano la situazione è un po' migliorata.
Comunque niente a che vedere con lo scorso anno, però vista la situazione sulle Orobie valtellinesi, almeno il Salmurano, grazie all'esposizione, è una gita che si riesce a fare.

Sulla pista ora è stato posizionato uno strato di neve artificiale fino in basso, e per lo meno i sassi ora sono coperti, anche se bisogna cercare di stare a lato della pista dove non ci sono i segni dei cingoli.

La stradina che porta alla diga di Pescegallo non è più ghiacciata come prima, anche se verso la fine presenta alcuni punti con ghiaccio vivo.

Oltre la salita è decisamente migliorata, è un po' più bianco, in prossimità del bivio per il Ponteranica bisogna sempre fare attenzione in discesa ai sassi nascosti.

Il pendio finale è anch'esso migliorato. Tuttavia sono presenti ancora i segni del forte vento di fine anno.

Insomma se non si hanno troppe pretese e ci si sa accontentare non è poi una gita da buttare.
Il lato positivo che oltre a me, quest'oggi era presente sull'itinerario solo un altro sci alpinista, cosa strana per questo itinerario.

DOMENICA 20 GENNAIO 2019

Finalmente quest'oggi una gita con condizioni degne del 20 gennaio con un paesaggio imbiancato come ci si aspetterebbe in questo periodo dell'anno.

Innevamento a Montesluga non abbondante ma almeno si potrebbe dire nella norma, altrettanto non si può dire alle quote più basse.
Neve soffice polverosa come quest'anno ho avuto ben poco da assaporare se non in novembre a Bormio.

Temperatura fredda consona con il periodo (-9°C alle ore 8,30 a Montespluga) e soprattutto finalmente una giornata senza vento.
Prima salita con poco o niente in giro, la seconda lunga processione, un folto gruppo con le ciaspole.

L'unico neo di Monteplsuga sono le motoslitte, o per meglio dire motopirlotti (che per mia fortuna non si sono visti), che sono andati ben oltre la pista loro segnata addentrandosi in Val Loga e facendo lo si può solo immaginare dai segni che hanno lasciato sulla neve.

SABATO 12 GENNAIO 2019

Quarta volta al Corno di San Colombano, sempre un itinerario interessante, soprattutto per la parte finale a piedi che quest'oggi a causa del vento è stata più ardua.

È stato necessario calzare i ramponi, alternanza di tratti con neve dura, altri con neve soffice invernale.
Si parte da Isolaccia grazie all'innevamento artificiale presente sulle piste da sci (cannoni in funzione), altrimenti la neve si troverebbe intorno ai 1900/200 metri di quota.

La vera salita sci alpinistica inizia alla Malga di San Colombano quando si entra nell'omonima valle.
Neve comunque rimaneggiata dal vento, vuoi per le pendenze inferiori, meno disastrata rispetto a settimana scorsa.
Vento in aumento a mano mano che si sale, ma insistente solo verso la fine.

Giornata soleggiata ma cielo non limpido per nubi  sparse, che non ha certo facilitato la discesa soprattutto per i mutevoli cambi di tipo di neve.
Diciamo che nel complesso la discesa per la giornata di oggi il meglio è stato in pista.

SABATO 5 GENNAIO 2019

Vista la penuria di neve, scelgo come metà nuovamente il Pizzo Scalino, che vista la quota di partenza da un minimo di garanzia di neve.
Purtroppo giornata non proprio azzeccata per questa gita.

Sole si, ma gran vento e manto nevoso estremamente rimaneggiato dal vento dei giorni scorsi.
Un gran calvario la salita al Cornetto a causa degli enormi sastruggi, ma alla fine riesco ugualmente a raggiungere il Cornetto. La salita ora diviene più agevole vista la minore pendenza ma sempre rimaneggiata dal vento.

Indeciso se puntare al Pizzo Scalino o alla Cima Giovanni Paolo II, giunto alla fine del ghiacciaio, vedendo due paia di sci punto per il Pizzo Scalino.
La salita è pedonata, ma gran vento e in qualche modo riesco ad indossare i ramponi.
Mi incammino, ma dopo il primo tratto di cresta, si rende necessario l'utilizzo della piccozza, abbandono quindi un bastoncino tenendo l'altro, per mia fortuna.

Cambiando il versante si è riparati dal vento e la musica cambia.
La traccia è indurata dal vento, ma si arriva in vetta senza grossi problemi.
Qualche foto e ritorno sui miei passi, e con mio grande dispiacere trovo la sgradita sorpresa che il bastoncino che avevo lasciato me lo ha portato via il vento.

Mi tocca quindi fare la discesa, non certo facile già di suo visti i sastruggi di neve, con un solo bastoncino.
Per attendere miglioramento del manto nevoso deve solo nevicare.

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