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LUNEDÌ 18 APRILE 2022

Approfitto della bella giornata e del giorno festivo per un'altra uscita con gli sci.

Oggi mi fermo in Valmalenco, al Pizzo Scalino che non salivo da qualche anno, andare ai Forni anche oggi era un po' troppo….
Sulla strada di accesso all'Alpe Campagneda nella prima parte c'è qualche metti e togli, ma poi giunto all'Alpe Campagneda quando il paesaggio si apre ed è ben visibile sia il Pizzo Scalino che il pendio di salita al Cornetto e il primo pensiero è quanto poca neve ci sia, pensavo fosse maggiormente innevato.

La neve è molto dura e la temperatura fresca, tanto è vero che all'uscita al Cornetto sono salito sci in spalla vista la scarsità di neve e la sua durezza.

Sul ghiacciaio il sole è arrivato, ma in ogni caso la neve si manterrà bella compatta per tutto il tempo.
Giungo al deposito sci, e ramponi ai piedi su bella traccia arrivo in vetta senza problemi.
Mi faccio una prima discesa sul ghiacciaio per poi ripellare e salire alla Cima Giovanni Paolo II così da fare la doppietta.
La discesa a valle, nonostante fosse mezzogiorno, la neve non ha ceduto minimamente, ma nonostante la compattezza è una vera goduria.
Poi giungo all'auto con qualche metti e togli.

Nonostante la poca neve, è stata comunque un'altra giornata di sci ben spesa.

SABATO 16 APRILE 2022

Ancora fra le mie amate montagne dell'alta Valtellina.

Consapevole, che oggi molto probabilmente avrei trovato neve migliore alle esposizioni meridionali, ma con rischio di mancanza di neve nella parte bassa, preferisco andare dove so di trovare più neve stando sui pendii meno solati.
Parto con l'intenzione di salire alle Cime di Pejo, ma con l'opzione poco speranzosa, nel caso fosse stata tracciata la Punta Cadini, ecco il perché qui e non in Val Cedec.

E infatti non appena era chiaro che la Punta Cadini fosse tracciata, ho cambiato itinerario, visto che non l'avevo ancora salita con gli sci, ma solo nel corso della traversata delle 13 cime.
Il pendio ripido si è presentato con neve molto dura e la salita è stata particolarmente impegnativa, tutta in ombra e il sole l'ho visto solo una volta fuori dal tratto ripido.

Davanti a me ci sono solo tre persone che vedo già impegnati nella discesa della nord, quando arrivo al deposito sci.
Ho quindi potuto godermi la vetta in piena solitudine, godermi la giornata spaziale dalla temperatura ideale, fare le riprese e le foto di rito.
Scendo lungo la via di salita, per traversare e prendere la parte bassa della parete nord.

In quota neve rimaneggiata dal vento con a tratti una crosta superficiale, ancora soffice una volta sulla nord, per poi divenire crosta con sciate gelate sul ghiacciaio quando la pendenza diminuisce.

Incrociata la traccia di salita per il San Matteo, sono risalito fino a quasi quota 3300 per scendere lungo la discesa normale del San Matteo.
Neve infida fino a quota 2800 con sciate gelate e crosta, poi dai 2800 a tratti bel firm, ma più in basso ancora tratti gelati.
Insomma non la sciata da urlo della scorsa settimana, ma ugualmente una giornata spaziale ben spesa.

DOMENICA 10 APRILE 2022

Finalmente dopo tanta attesa mi ritrovo un paesaggio invernale e soprattutto una sciata in neve fresca.
La nevicata è finalmente arrivata e perlomeno consente di allungare una stagione avara di neve e non chiudere precocemente.
Ovviamente vado fra le mie amate montagne dell'Alta Valtellina con l'opzione se in condizione, e soprattutto se tracciato, di salire alla Punta San Matteo, ma è ancora ghiacciato, non è l'anno, e quindi vado sul sicuro al Pizzo Tresero.
Se fino a due settimane fa dicevo che sembrava primavera inoltrata, oggi era più il 10 marzo.

La giornata è splendida, ma fredda (-9°C alle ore 8.00), tuttavia visto il calendario il sole comunque scalda.
Davanti a me non vedo molta gente, ma nelle retrovie, e viste le auto oggi era abbastanza affollato, ma gli spazi sono tanti.
Giunto al pianoro sul ghiacciaio del Tresero vedo gli apripista all'opera quasi sulla dorsale di collegamento fra Pizzo Tresero e Cima San Giacomo.
Li raggiungerò al deposito sci, e darò il mio "contributo" alla tracciatura negli ultimi metri, togliendomi la soddisfazione di arrivare "primo in vetta della giornata".

C'è vento, il tempo di mangiare qualcosa, e mi avvio subito sulla via del ritorno a godermi la discesa in neve fresca.
La parte alta è farina pressata dal vento, scendendo migliora e mi fermo all'inizio del canale dell'Isola Persa.
Da qui ripello e risalgo fino all'uscita dello stesso canale, e la seconda discesa del canale si rivelerà migliore, quasi un simil pista, ma con neve fresca.

Insomma altra giornata ben spesa fra le montagne dell'alta Valtellina.

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