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MERCOLEDÌ 25 APRILE 2018

Il Gran Zebrù è sempre una bella montagna da salire sia a piedi che con gli sci.

È una montagna per cui ho un particolare debole e la considererei forse come la mia montagna preferita. La salita ha un suo fascino, la sua forma piramidale elegante che non si non notare.

È un po' la mia fissazione tutti gli anni quando in estate mi reco a Bormio in ferie, e lo scorso anno non essendo riuscito a salirla era un sassolino che mi era rimasto nella scarpa e mi ero ripromesso di andarci con gli sci questa stagione, e così è stato.

Di meglio non potevo chiedere, magnifica giornata, con temperature tuttavia un po' troppo elevate per la stagione, ma comunque azzeccando l'orario ho fatto una bella discesa.

Sono partito dal parcheggio dei Forni alle 7,25 e dopo tre ore di salita ero in vetta (alle 11,50 ero di ritorno alla macchina), molta gente sul percorso, come sempre del resto, nonostante la sua difficoltà è una meta sciistica molto gettonata.

Sono salito sci ai piedi fino all'imbocco del canalino della Bottiglia, poi a piedi fino vetta con gli sci in spalla.
La cresta finale che conduce in vetta è in buone condizioni, percorribile senza problemi.

Per la discesa sono partito poco sotto la vetta, con la neve morbida il giusto, l'uscita del canalino della Bottiglia è priva di neve, e in discesa bisogna percorre qualche metro a piedi e poi rimettere gli sci.

La discesa del canalino bisogna fare attenzione a qualche sasso affiorante, i numerosi passaggi tendono a limare via la neve.

Nella discesa verso il parcheggio conviene stare verso sotto il Pasquale e puntare verso la Malga Forni per arrivare più in basso con gli sci, questo versante sempre al sole è quello dove la neve in primavera va via per prima.

SABATO 21 APRILE 2018

Immancabile meta durante le ferie estive, erano diversi anni che non mi recavo ai Forni a fare sci alpinismo.

Già lo scorso anno avevo voglia di fare una gita da queste parti, ma poi condizioni e meteo non me lo hanno permesso, e così dopo due Corno di San Colombano e Monte Sobretta è arrivato finalmente il turno dei Forni.

Tra le varie possibilità la scelta è ricaduta sul Palon De La Mare, vuoi perché è stata la prima gita sciistica da queste parti, vuoi viste le temperature aveva un'esposizione non completamente al sole.

Le condizioni sono ottime, meteo perfetto come si desidera trovare da queste parti, buon rigelo notturno, e prima uscita in cui posso dire di avere trovato le classiche condizioni primaverili, e pensare che due settimane avevo ancora trovato polvere sul Corno di San Colombano.

Come sempre molta gente in giro, poi sparpagliata sui vari itinerari.

DOMENICA 15 APRILE 2018

Il Monte Sobretta è una meta che in varie occasioni ho avuto modo di salire in estate nel corso degli anni durante le mie ferie estive, mentre con gli sci lo avevo salito quasi vent'anni fa.

Quindi desideravo togliermi questo sfizio, così da guardarlo con un'altra prospettiva la prossima estate.

Vuoi anche che lo sprone è l'ottimo innevamento presente ancora in alta Valtellina, vuoi anche il bollettino valanghe per quest'oggi era meglio tenere un basso profilo.

Cause di forza maggiore non mi hanno consentito di farmi la gita ieri, che forse dal punto di vista meteo sarebbe stato molto meglio perché avrei trovato una giornata di sole come settimana scorsa, ma invece le previsioni per oggi non hanno proprio azzeccato.

Mi aspettavo una bella giornata di sole almeno per la mattina, che era il mio interesse, ma evidentemente il peggioramento ha anticipato, e mi sono ritrovato a compiere la salita sotto una leggera nevicata e nebbia che andava e veniva e qualche pallidissimo raggio di sole che tentava di penetrate il cielo grigio.

La vetta è andata, il panorama anche se lo conoscevo già non ho potuto ammirarlo in veste invernale, la neve non è stata il massimo, seppure il lato divertente di questa gita molto tranquilla è la discesa in pista dal Costa Sobretta.

Per il resto mi sono tolto questa soddisfazione, che dovrò ripetere in futuro con un tempo migliore.

SABATO 7 APRILE 2018

Ottime condizioni di innevamento in alta Valtellina.

Quest'oggi il Corno di San Colombano non ha deluso. Per certi versi è stata una scelta obbligata, da un lato avevo voglia di farmi un bel gitone, ma d'altro canto bisognava stare cauti visto il rischio valanghe ancora marcato e quindi questo itinerario mi è sembrato il giusto compromesso, visto anche che avevo voglia di andare dalle parti di Bormio.

Montagna caratteristica per la sua forma, dalla piana di Bormio non la si può non notare.

D'estate quando sono in ferie la vedo tutti i giorni dal basso, e insomma non potevo non andarci.

È stato un felice ritorno dopo dieci anni.

Sono partito da Isolaccia, risalendo le piste chiuse, nonostante le ancora buone condizioni di innevamento, fino alla Malga di San Colombano su neve ghiacciata e rovinata dai cingoli dei gatti delle neve soprattutto al di sotto del rifugio Conca Bianca.

Dalla malga una traccia di salita era già presente, il paesaggio è di un bianco incantato che sembra ancora gennaio dall'innevamento che c'è, e oltre i 2000 metri di quota all'ombra si trova ancora neve polverosa, anche se al sole alterna crosta portante a neve trasformata.

La discesa verso Isolaccia è stata una goduria su ottima neve trasformata smollata la punto giusto, anche se all'ombra era ancora ghiacciata a mezzodì.

Nessuno sul percorso, solo un altro sci alpinista è arrivato dopo di me in vetta, un paio di persone invece al Monte Masucco.

LUNEDÌ 2 APRILE 2018

Gran bella giornata e ottima neve quest'oggi in Val Gerola.

Oltre i 1800 - 2000 metri di quota le condizioni della neve sono tipicamente invernali, con una neve soffice e polverosa, da urlo il canale di discesa diretto dalla vetta del Monte Salmurano.

Ma andiamo con ordine, partenza da Fenile con meta il Monte Ponteranica.

La stradina presenta neve gelata, con i segni delle sciate e le pedonate gelate, soprattutto quelle dei ciaspolatori...

Oltre il lago di Pescegallo, la traccia è decisamente migliore, anche per effetto del minore influsso del ciclo di rigelo fusione.

Discesa dal Ponteranica fino al parcheggio di Pescegallo, e nuova salita stavolta con meta il Monte Salmurano.

Splendido panorama dalla vetta, cielo limpido azzurro, ma con le prime nuvole all'orizzonte verso occidente.

Poi discesa diretta dalla vetta, con neve da urlo bella polverosa che mai avrei immaginato di trovare, nel bosco si trova ancora della polvere, mentre i tratti ghiacciati erano in fase di remollo, la stradina di rientro a Fenile remollo al punto giusto.

Molta gente sul percorso, come lo è sempre su questo itinerario.

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