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SABATO 24 FEBBRAIO 2018

Ancora buone condizioni sul Cimone di Margno, viste le non confortanti previsioni è una carta ancora valida, anche se ancora divertente, in alcuni punti la neve è presente a chiazze e quindi bisogna un po' cercarsi la discesa dove il sole è stato meno diretto.

Cielo inizialmente nuvoloso con a tratti un pallido sole molto velato, poi in tarda mattinata schiarite soleggiate, che hanno smollato la neve.

Manto nevoso trasformato decisamente primaverile ricoperto da una spolverata millimetrica.

Finché dura il freddo, come da previsione per domani, l'itinerario rimarrà fattibile.

DOMENICA 18 FEBBRAIO 2018

Archiviato un bel gitone orobico.

Viste le condizioni favorevoli colgo l'occasione per percorrere qualche nuova cima in queste zone, che mai avevo battuto, tutto sommato relativamente vicine a casa rispetto ad altre che si è sempre gettonato.

Nella notte ha fatto una nuova nevicatina depositando da un paio di centimetri alla partenza, fino a circa una decima alle quote superiori.
Se da un lato ha coperto la traccia di salita, da un lato è stato un bene per la discesa regalando non dico il polverone di settimana scorsa ma almeno una discesa in neve fresca, soprattutto coprendo in parte i solchi delle vecchie sciate che un po' infastidivano.

Molta gente alla partenza, la salita alla Piane l'ho fatto seguendo i tagli nel bosco, per la discesa se si vuole sciare è meglio seguire la stradina.

Mi sono poi ritrovato solo appena prima delle Piane, tuttavia c'erano davanti a me un paio di ciaspolatori, che ho raggiunto appena passate le baite di Armisola, e di sci alpinisti, quindi ho seguito la loro traccia.

Appena superata la bocchetta di Santo Stefano ho preso anche gli sci alpinisti e quindi mi sono ritrovato a fare da apripista.

Tutto sommato agevola la battitura, tranne l'ultimo pendio che ha fatto penare non poco, vuoi la neve vecchia gelata, vuoi la neve spostata dal vento, comunque si arriva tranquillamente in vetta con gli sci.

Avendo per primo raggiunto la vetta quest'oggi, non mi sono lasciato il piacere di scendere per primo cercando di seguire le vecchie sciate che portavano nei canali.

Alla fine si è rivelata una gran bella gita sicuramente da ripetere, e la stradina finale tutto sommato divertente.

DOMENICA 11 FEBBRAIO 2018

Fra le montagne sci alpinistiche di casa, il Monte Resegone mancava ancora all'appello.

Molta gente sul percorso, soprattutto a piedi.

Neve da condizioni invernali, anche se il pendio finale verso Morterone si sta crostificando, ormai pressoché completamente triturata l'intera discesa vuoi i numerosi passaggi, ma anche per il fatto che l'itinerario è obbligato e non c'è molto spazio per cercare la linea da sverginare.

Non è stata una sciata superlativa come ieri, ma neanche male.

L'innevamento non è abbondante, ma sufficiente a garantire una buona discesa.

Ho fatto la salita due volte, la prima volta il pezzo finale verso Morterone sono sceso dalla faggeta, polvere il primo tratto, ma poi leggermente crostosa e arbusti affioranti.

È consigliabile come ho fatto la seconda volta seguire la dorsale e puntare al pilone dell'alta tensione scendendo da quella linea.

SABATO 10 FEBBRAIO 2018

Non molto distante da dove sono andato settimana scorsa, per la precisione nella valle più nord, sempre partenza da Gerola: la Val Vedrano con meta il Pizzo Mellasc.

Cima e itinerario completamente nuovi per me, ma da come ho potuto vedere oggi è una classica della Val Gerola a differenza del Pizzo dei Tre Signori.

Si parte poco sotto Castello, per forza di cose perché si trova la neve sulla strada e c'è il cartello di divieto.

Non molto confortante la partenza visto il sottile strato di neve sulla strada, e non molto incoraggiante per la discesa la prima parte dell'itinerario fino alle Baite Grasso.

Abbandonata la strada, l'itinerario non delude minimamente, l'inverno è ancora da padrone, il sole non arriva ancora a lambire l'intera valle, e già viene l'acquolina in bocca per la discesa.

In vetta mi ritrovo di fronte per intero l'itinerario del Pizzo dei Tre Signori, fatto settimana scorsa.

Faccio una prima discesa fin quasi al ponte sul torrente Vedrano, fantastico, ma sta salendo anche una lunga processione.

Anche la seconda discesa non delude le aspettative mi tengo meno al centro delle vallette cercando il ripido dove ci sono meno passaggi.

Anche il tratto finale sulla strada non delude, qualche curva si riesce ancora a fare, attenzione solo nell'ultimissimo tratto sulla strada per lo strato veramente esiguo della neve.

Una delle migliori sciate da podio di quest'anno.

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Dall'ultima volta, seppure sempre buone, le condizioni al Cimone di Margno sono divenute più primaverili e sui pendii solati, le temperature un po' sopra la norma hanno lasciato il segno.

Il pendio sciistico verso la Valsassina presenta punti con chiazze d'erba affioranti, tuttavia il manto nevoso è ben trasformato e garantisce una sciata piacevole simil pista più primaverile che invernale.

Dove invece il sole è stato meno diretto è sempre presente un leggero strato di polverina.

Speriamo che la perturbazione in arrivo porti una bella copertura di finitura cosi da coprire le chiazze d'erba affioranti.
Sempre affollato come itinerario.

SABATO 3 FEBBRAIO 2018

È un itinerario che avevo messo fra le gite da fare dieci anni fa e più, ma poi era finito nel dimenticatoio.

Quest'anno visto che la neve c'è, ma soprattutto dopo aver visto una relazione di salita qualche settimana fa, si è risvegliata questa gita rimasta nel limbo.

Il Pizzo dei Tre Signori è una montagna che ben conosco, avendola salita parecchie volte in estate, ma sempre dalla Valsassina, e quindi salirla con gli sci ci mancava proprio.

L'inizio non è stato dei migliori, in quanto, nonostante avessi letto che bisognasse attraversare un ponte su un torrente appena fuori dalla ripida mulattiera, una bella traccia di sci mi ha tratto in inganno portandomi sul versante opposto di salita, finendo poi nel nulla questa traccia, non potendo uscire dal bosco. Quindi dietro front fino al ponte.

Qui le vecchie tracce erano coperte dalle nevicata di giovedì, apporti che non hanno superato i dieci centimetri, ma in parte si vedevano delle pedonate e delle vecchie sciate.

Ho quindi cercato di seguire il sentiero estivo seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Trona.

Fuori dal bosco l'itinerario era evidente, e per di più c'era una traccia, fatta da chi era partito da Laveggiolo.

Nei pressi del Rifugio Falc, la traccia si congiungeva con quella proveniente da Premana, ma qui ormai l'ambiente mi era ben famigliare essendo l'itinerario che solitamente percorro in estate dalla Valsassina.

Superata la Bocchetta di Piazzocco, spirava un fastidioso vento gelido che mi ha accompagnato fino in vetta.

Discesa in neve superlativa. La neve fresca se da un lato mi ha disorientato per la ricerca della via di salita, è stata una manna per la discesa nel bosco, molto tecnica lungo il sentiero estivo, nonostante i timori è stato tutto sommato divertente.

Senz'altro oggi in Val Tartano alla Cima di Lemma mi sarei goduto di più la discesa visto il terreno più adatto allo sci, ma almeno ho aggiunto un nuovo itinerario al mio palmares ,-).

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